Il musicista e compositore Adam Schlesinger è deceduto mercoledì mattina a causa del coronavirus all’età di 52 anni.
Variety purtroppo ha confermato una triste notizia legata al coronavirus. Il musicista e cantautore Adam Schlesinger molto apprezzato per il suo lavoro come membro di Fountains of Wayne e cantautore premiato con l’Emmy per Crazy Ex-Girlfriend è morto a causa delle complicazioni insorte da COVID-19.
Il decorso della malattia di Adam Schlesinger
Adam Schlesinger all’età di 52 anni ha lasciato le due figlie nate dal matrimonio terminato anni prima con la moglie.
Martedì mattina era stato segnalato in precedenza come “molto malato e pesantemente sedato”, inoltre, era stato ricoverato in un ospedale dello stato di New York per più di una settimana a quel tempo, secondo quanto riportato dal suo avvocato di 25 anni, Josh Grier.
Un contendente EGOT, Schlesinger è stato nominato per Oscar, Tonys, Grammys ed Emmy e ha vinto questi ultimi due premi. All’Emmy 2018, ha vinto due trofei per il suo lavoro “Crazy Ex-Girlfriend” e ne ha vinto uno, vincendo nella straordinaria categoria originale di musica e testi per la canzone “Antidepressants Are So Not A Big Deal” (condivisa con star dello spettacolo, Rachel Bloom e Jack Dolgen). È stato candidato all’Emmy per 10 volte in tutto, cinque di quelli per Crazy Ex-Girlfriend, per il quale è stato produttore esecutivo. Altre cinque nomination sono arrivate per il suo contributo ai Tony Awards, Sesame Street e uno speciale di Natale di Stephen Colbert.
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Il gruppo Fountains of Wayne,
Fountains of Wayne, la band che ha co-fondato con Chris Collingwood, ha ottenuto due nomination ai Grammy nel 2003, come miglior nuovo artista (molti anni dopo il vero debutto nel 1996 della band) e per la migliore performance pop di un gruppo per il singolo Top 40 Stacy’s Mom, un classico diventato il più grande successo della band.
La sua solitaria vittoria al Grammy, tuttavia, è arrivata con la commedia per il suo lavoro in A Stephen Colbert Christmas. Mentre il suono del gruppo nel disco era un power pop carico di armonia, sulla scia dei Beatles e dei discendenti come Badfinger e Big Star, erano inaspettatamente un potente e rauco concerto dal vivo, con la voce forte di Schlesinger che si mescolava magnificamente con quella di Collingwood.