Il comune in provincia di Ferrara è stato uno dei più colpiti dal terremoto del 2012. “Sono riaffiorati i brutti ricordi”, ha dichiarato il sindaco Barbara Paron.
La giornata odierna è stata molto particolare per gli oltre 8mila comuni italiani. A mezzogiorno, infatti, in tutti i palazzi comunali sono state disposte le bandiere a mezz’asta. Si è trattato di un gesto nobile e di cordoglio, per commemorare le persone morte durante la pandemia del Coronavirus. Ma al dolore per le vittime di quella che sta diventando una vera e propria strage, si è rischiato che succedesse qualcosa di brutto, proprio nel momento di maggiore pathos a livello emozionale. Un terremoto si è infatti scatenato in Emilia.
Il comune colpito maggiormente è quello di Mirabello, in provincia di Ferrara. L’epicentro del terremoto è stato identificato a circa un chilometro dal centro cittadino del paesino emiliano. Ma tra i comuni colpiti c’è anche quello di Vigarano, al quale è legata la storia di un altro terremoto molto violento, ovvero quello del 2012. La paura è subito affiorata così come i ricordi di quel terribile sisma. E ad aggiungere ulteriore paura, il fatto che quelli fossero i minuti dedicati al ricordo delle vittime del Coronavirus, tanto che è stato quasi inevitabile che alcune persone, impaurite per il terremoto, scendessero per strada.
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A rendere nota la paura delle comunità di Mirabello e Vigarano ci ha pensato Barbara Paron. Si tratta del sindaco proprio del comune di Vigarano Mainarda, oltre che presidente della provincia di Ferrara. Raggiunta da ANSA, il primo cittadino ha svelato che proprio in vista del minuto di raccoglimento, il terremoto ha raggiunto i centri abitati del Ferrarese. “Ci stavamo preparando per il minuto di silenzio in Comune per le vittime del coronavirus quando all’improvviso abbiamo sentito un forte boato, il tremore, e per lo spavento siamo tutti usciti fuori, rigorosamente rispettando le dovute distanze di sicurezza“.
Barbara Paron ha ricordato proprio gli avvenimenti di otto anni fa, con il terremoto che ha piegato l’Emilia Romagna. Il presidente della provincia di Ferrara ha ammesso che i ricordi e i cattivi pensieri del 2012 sono tornati all’improvviso, con la terra che tremava sotto ai piedi dei suoi concittadini. “Con tutti i brutti ricordi che ci evoca il terremoto non ci voleva anche questa paura in un momento di così grande preoccupazione. In Comune eravamo comunque pochissimi per il minuto di silenzio. Siamo usciti fuori. Nessuna segnalazione di danni al momento ma solo tanta paura“.