L’Unione Europea rafforza il proprio impegno nei confronti dei migranti siriani. Buona parte di questi fondi verrà destinata alle scuole e alle strutture per i bambini.
Continua a essere monitorata con grande attenzione la situazione dei profughi di origini siriane. Si tratta di gente che sfugge alla guerra che si sta tenendo nel proprio Paese. Per il momento, anche a causa dell’emergenza Coronavirus, le armi stanno tacendo anche dopo gli appelli da parte delle Nazioni Unite. Ma per i migranti che hanno già lasciato la Siria c’è una nuova buona notizia che arriva direttamente dall’Unione Europea. La comunità ha infatti disposto un nuovo stanziamento di fondi, che ammonta a ben 240 milioni di euro.
Il denaro in questione sarà destinato ai migranti siriani che si trovano in Giordania, in Iraq e in Libano. E sarà proprio quest’ultima nazione, quella che disporrà della fetta più grande di questi fondi. Si tratta di ben 168 milioni che verranno destinati al governo di Beirut per gli aiuti nei confronti dei profughi giunti dalla Siria. Altri 60 milioni e mezzo di euro verranno destinati alla gestione dei migranti siriani giunti in Giordania, mentre i restanti dieci milioni serviranno a chi ha trovato asilo in Iraq.
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Un grande aiuto verrà destinato ai bambini che sono stati costretti a scappare dalla loro terra in tenerà. 57 milioni e mezzo di euro, infatti, verranno investiti nella costruzione e nella manutenzione di scuole e altre strutture per i bambini. A rendere noto questo nuovo stanziamento di fondi è stata proprio la Commissione europea, presieduta da Ursula von der Leyen. Considerando anche i precedenti stanziamenti negli anni scorsi, l’impegno dell’Unione Europea nei confronti dei migranti usciti dalla Siria ammonta a due miliardi di euro.
La nota diffusa dalla Commissione Europea presenta anche una breve dichiarazione rilasciata da Josep Borrell. L’alto rappresentante dell’organismo continentale ha sottolineato la grande importanza nel dare una mano ai migranti che sono stati costretti a lasciare la Siria. “Nel decimo anno della crisi siriana – dichiara Borrell – , l’Unione Europea continua a restare al fianco dei profughi siriani e dei Paesi vicini che li ospitano. Non solo per affrontare le sfide più immediate, inclusa la pandemia del coronavirus, ma anche per costruire il loro futuro“.