Il presidente del Codacons Rienzi: Sky scelta sbagliata e querela a Fedez

Il presidente del Codacons, il coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, Carlo Rienzi ha rilasciato un’intervista a iNew24 e ha raccontato della scelta sbagliata di Sky e della querela a Fedez.

Il presidente del Codacons Rienzi- Sky scelta sbagliata e querela a Fedez (Getty) - meteoweek.com
Il presidente del Codacons Rienzi- Sky scelta sbagliata e querela a Fedez (Getty) – meteoweek.com

Il presidente Carlo Rienzi, avvocato, fondatore e presidente del Codacons, ha spiegato come si procede alla disdetta dell’abbonamento Sky, dopo che la piattaforma televisiva ha deciso di addebitare comunque il canone previsto ai suoi utenti.

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Siamo in contatto con Sky e abbiamo chiesto di fare una valutazione, dato che il campionato non riprenderà, di restituire qualcosa a coloro che sono abbonati solo al calcio, non avendo usufruito di nulla. Oltretutto non ci sembra il momento adatto per una mossa del genere. La disdetta è facile da fare, ho letto che si può fare sia telefonando, che con PEC e con raccomandata“, ha dichiarato il presidente Rienzi.

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L’avvocato Rienzi ha poi aggiunto che di certo la scelta di Sky non dipende dall’impatto del Coronavirus sulla nostra economia e ha spiegato che “l’impatto è più che altro del 300% dei beni alimentari e dell’ortofrutta. Di Sky non si vive e non si muore senza, se non si mangia si crepa. Stiamo monitorando in tutta Italia l’aumento dei prezzi e invitiamo tutti i consumatori a segnalarci il prezzo prima e il prezzo dopo. Tuttavia quella di Sky è una scelta poco intelligente, temo perderanno tanti abbonati”.

Le azioni del Codacons a favore dei consumatori

Rienzi ha anche raccontato delle campagne adottate dall’associazione per combattere il Coronavirus e delle azioni intraprese in supporto ai cittadini. “Abbiamo 44 azioni fatte in un mese e mezzo contro questo flagello a favore dei consumatori. Voglio ricordare soprattutto quella a seguito della quale è stata fatta la sperimentazione del farmaco anti artritico nel quale riponiamo tante speranze. Sempre grazie al Codacons è stata eliminata la mazzetta occulta che quel grande fondo internazionale prendeva per le donazioni a un certo ospedale di Milano, quindi possiamo donare con tranquillità adesso. Tante altre cose, tanti altri risultati: abbiamo fatto quattro ricorsi d’urgenza tra ieri ed oggi, aspettiamo la decisione dei giudici e andiamo avanti con il nostro lavoro e il nostro dovere”.

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Rienzi ha anche aggiunto: “voglio rivolgere un appello a tutti i cittadini  visto che non ci sono più le sedi aperte, non si può fare consulenza, è stato sospeso il servizio civile e quindi non ci sono più i ragazzi ad aiutarci, non ci sono altre entrate se non quella dell’iscrizione e quindi abbiamo lanciato una campagna promozionale abbassando la quota d’iscrizione da 50 euro a 2 euro chiedendo a tutti di iscriversi oppure di utilizzare le consulenze telefoniche che sono fatte con telefoni a valore aggiunto dove c’è un minimo di introito che ci permette di tenere le sedi aperte”.

Rienzi ha raccontato della querela a che Fedez

Il presidente Carlo Rienzi ha anche parlato della polemica sulla raccolta fondi destinata all’ospedale San Raffaele di Milano, che ha visto coinvolti il rapper Fedez e l’influencer Chiara Ferragni.

Il presidente del Codacons Rienzi Sky scelta sbagliata e querela a Fedez (Getty) - meteoweek.com
Il presidente del Codacons Rienzi Sky scelta sbagliata e querela a Fedez (Getty) – meteoweek.com

Nell’intervista rilasciata, l’avvocato Rienzi ha dichiarato: “l’antitrust su nostro esposto ha scoperto che queste donazioni che loro facevano fare tramite Gofundme, per il San Raffaele di Milano, contenevano delle cifre occulte pagate inconsapevolmente dai consumatori, pari al 10% quindi su 4milioni, circa 400 mila euro sono stati presi illegalmente. L’antitrust ha sospeso quest’operazione e per fortuna grazie a questa nostra iniziativa si può tornare a donare senza questa “mazzetta” occulta. Loro non hanno gradito questa scoperta, dovevano avere una maggior cura rispetto ai donanti. Stanno cercando di trovare qualche magagna nel Codacons che non riescono a trovare”.

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Non ci piacciono gli influencer in via di principio, non ci piace chi mette in vendita bambini di 2 anni per pubblicizzare prodotti commerciali sui social, come loro sono soliti fare. Non ci piace chi si guadagna da vivere così, ma è una scelta autonoma loro, ci interessa fino ad un certo punto. Nel momento in cui si rivolgono a decine di migliaia di donatori e non gli spiegano che stanno pagando anche un 10% che vanno nelle tasche del privato è grave e scorretto. Abbiamo denunciato, Fedez si è inalberato e si è preso due querele da parte nostra“, ha concluso il presidente Carlo Rienzi.

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