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Cronaca

Pensioni: Inps mette in campo Data Base Condiviso. Ecco cosa cambia

L’Inps modifica il procedimento di accredito delle pensioni. Vengono eliminati i modelli cartacei da presentare, si vira verso il Data Base condiviso.

(Foto di Vincenzo Pinto, da Getty Images)

L’Inps ha deciso di rendere più agevole il procedimento di accredito delle pensioni: vengono eliminati i modelli cartacei da presentare all’istituto previdenziale. L’Inps mette in campo il Data Base condiviso. Si tratta di una svolta adottata per far fronte all’emergenza sanitaria provocata da Covid-19. La nuova modalità verrà adottata a pieno titolo dal 10 aprile 2020.

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In sostanza tutto ruoterà attorno al sistema definito “Data Base Condiviso”. Quest’ultimo permetterà alle persone di limitare i propri spostamenti. Come? Semplificando il procedimento di accredito delle pensioni su conto corrente, libretto di deposito o di risparmio e su carta prepagata ricaricabile.

Cosa cambia

(Foto di Alberto Pizzoli, da Getty Images)

Fino ad ora i soggetti che richiedevano l’accredito dovevano necessariamente presentare all’Inps un modulo cartaceo. Ogni modulo era diverso, in base alle prestazioni richieste. Inoltre tale certificazione doveva essere validata dalla banca o dall’ente di credito del richiedente. Era una modalità che conservava un meccanismo un po’ farraginoso per consentire, in cambio, maggiore sicurezza. Lo scopo era accertare la corrispondenza tra le generalità del titolare e quelle del “precettore della prestazione”. Dal 10 aprile cambierà tutto. In collaborazione con le banche e con le Poste italiane l’Inps adotterà “sistemi informatici per la validazione degli strumenti di pagamento in modalità telematica“.

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Più in particolare, l’Inps specifica: “In considerazione dell’esigenza di salute pubblica di contenere gli spostamenti dei cittadini nel Paese, l’Istituto ha accelerato l’adozione di sistemi informatici per la validazione degli strumenti di pagamento in modalità telematica”. Per farlo, ha fatto ricorso al famoso Data Base Condiviso. Si tratta di un sistema che permette di controllare la coincidenza tra i dati del titolare della prestazione e quelli dell’intestatario dello strumento di riscossione. In sostanza il Data Base permetterebbe di fornire lo stesso grado di sicurezza precedentemente fornito dal modulo cartaceo. E lo farebbe consentendo ai pensionati di restare a casa.

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