Muore dopo aver supplicato il tampone: “Non mandiamo l’ambulanza per un po’ di febbre”

Coronavirus, muore dopo aver supplicato il tampone. Dopo numerose chiamate al 118, l’uomo si era sentito dire che i sintomi non erano gravi.

È morto a causa del terribile Coronavirus Palmiro Parisi, 58 anni, quinta persona deceduta in Basilicata. L’uomo era un rappresentante di bevande di Potenza. La figlia, Maria, ha raccontato che nei giorni scorsi l’uomo aveva mostrato i sintomi tipici del Covid-19, per cui aveva effettuato diverse chiamate al 118 per farlo ricoverare in ospedale. Per tutta risposta, si erano sentiti dire che l’uomo “dalla voce stava bene e non serviva fare il tampone perché non presentava sintomi gravi” e che non avrebbero mandato “un’ambulanza per fare un tampone a tutti quelli che ci dicono di avere la febbre“.

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Coronavirus, muore dopo aver supplicato tampone: scoppia polemica

La vicenda di Palmiro ha suscitato diverse polemiche. La figlia racconta di essere stata costretta a “minacciare di telefonare ai carabinieri se non fossero andati a prenderlo” per il ricovero. “Mio padre“, ha scritto la figlia in un post su Facebook dopo il ricovero dell’uomo, “non aveva neanche la tosse…Abbiamo richiesto il tampone perché se un povero disgraziato ad alto rischio, che fa il lavoro che fa mio padre girando ovunque e ha la febbre che non aveva da 10 anni chiama il grande sistema sanitario che ci ritroviamo e chiede di fare un tampone per sicurezza viene chiamato esagerato“.

Ambulanza
Ambulanza (GettyImages)

Naturalmente la polemica si è incentrata sul perché molti politici e personaggi famosi abbiano accessi privilegiati ai tamponi con molti meno sintomi e un uomo che invece li ha tutti non viene sottoposto al test. Dopo questa vicenda, la Regione ha istituito delle forze speciali Covid-19 per assistere e monitorare pazienti in isolamento e pazienti con sintomi sospetti in attesa di tampone. In Basilicata, attualmente vi sono 200 casi di Covid19.

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La figlia ha scritto un nuovo post prima che morisse il padre, per chiarire il suo pensiero: “Questo post non vuole offendere nessuno, ho grande rispetto per chi lavora incessantemente per curare tutti i malati indipendentemente dalla patologia…comprendete solo che mio padre poteva essere assistito meglio prima di aggravarsi e che stiamo tutti soffrendo”. 

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