Coronavirus, Milano: stop alle autopsie e alle conservazione delle salme

La procura di Milano ha emanato una circolare comunicando lo stop alle autopsie e alla conservazione delle salme.

ROME, ITALY – MARCH 26: Doctors treat COVID-(Photo by Antonio Masiello/Getty Images)

Francesco Greco, procuratore di Milano, ha emanato una circolare interna in cui viene comunicato lo stop alle autopsie. Questa interruzione, sarà valida fino alla fine dell’emergenza coronavirus. Le motivazioni di questo stop risiedono nel fatto che al momento l’unico ospedale della città in cui potrebbero essere attualmente svolte le autopsie, è l’ospedale Sacco. Questo però, a causa della pandemia che ha sconvolto il nostro paese, è oberato di lavoro. Nella nota inoltre viene spiegato che risulta difficile persino conservare le salme in quanto mettono a rischio di saturazione la struttura ospedaliera. In ragione di questi, eccetto alcune eccezioni, come ad esempio gli omicidi, i Pubblici Ministeri dovranno necessariamente restituire le salme alle famiglie, o in alternativa, alle autorità sanitarie. 

Coronavirus, stop autopsie: saranno possibili solo nei casi di omicidio

A causa del fatto che l’unico ospedale predisposto a farle, è oberato di lavoro, la procura di Milano ha dunque deciso di dare uno stop alle autopsie.

(Photo by ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

Nella circolare, il procuratore Greco si collega anche a una circolare del 26 marzo, emanata dal Direttore della sezione di Medicina Legale, nella quale veniva comunicata l’impossibilità, per ragioni di sicurezza sanitaria, di continuare a procedere all’esecuzione degli esami autoptici. Come riportato in precedenza l’ospedale Sacco è l’unica struttura che possiede le caratteristiche necessarie ad effettuare un’autopsia. Ma per le “incombenze sanitarie” legata alla lotta al Covid-19, questi non può più occuparsene. Per quanto invece riguarda la conservazione delle salme, il problema riguarda il fatto che le strutture predisposte sul territorio risultano già adesso a rischio saturazione. Questo comporta il fatto che i pm di Milano non potranno più affidare le autopsie ai consulenti medico legali. Inoltre, quando la polizia giudiziaria notificherà il decesso di una persona, i pm dovranno disporre l’affidamento della salma o ai familiari o alle autorità sanitarie, valutando la circostanza caso per caso.

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A Milano dunque da ora in poi, le autopsie potranno essere eseguite e autorizzate soltanto nei casi in cui siano fondati sospetti di omicidio. Oppure, quando per qualche motivo, questo risulta assolutamente necessaria a portare a termine un’inchiesta.

Carmelo Giuffre

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