Il fondatore di Forza Italia si schiera apertamente dalla parte dell’ex presidente della Banca d’Italia e della BCE per una candidatura forte e centrale al governo del paese.
Non è un attacco frontale nei confronti di Conte, che tuttavia richiama più volte per un atteggiamento “a volte poco comprensibile e a volte poco decisionista” ma è sicuramente una spallata forte quella che Silvio Berlusconi dà all’immagine del presidente del consiglio, offrendo al posto di Giuseppe Conte la candidatura di Mario Draghi.
Draghi, secondo Berlusconi, sarebbe l’uomo ideale per Palazzo Chigi: “La competenza e l’autorevolezza di Mario Draghi sarebbero molto utili per attenuare gli effetti minacciosi della recessione e far ripartire l’Italia – dice il leader e fondatore di Forza Italia in un’intervista a Repubblica – ha un’immagine e un prestigio consolidato a livello internazionale sul quale l’Italia dovrebbe poter ambire. Per quanto riguarda Conte non posso fare altro che ribadire critiche già espresse fin dal giorno del suo insediamento e che ci hanno spinto all’opposizione. Non è che in questi ultimi tempi ci abbia fatto cambiare idea”.
Berlusconi tuttavia sfuma le polemiche, non è il momento dei balli di potere: “Tuttavia questa discussione non è attuale mentre tante famiglie piangono i loro morti e medici e infermieri rischiano la vita. Siamo di fatto in stato di guerra e in guerra ci si stringe intorno a chi ha la responsabilità di decidere”.
Anche se queste decisioni non convincono molto il cavaliere: “Il contributo di 400 milioni di euro per il bisogno delle famiglie più povere è assolutamente insufficiente ma qui bisogna ripensare alla necessità di un sostegno al sistema economico nel suo complesso. Le aziende chiudono, il numero dei bisognosi esploderà. Occorre subito una garanzia dello Stato sui prestiti delle banche agli operatori economici. Per questo stiamo preparando con grande spirito collaborativo un vasto piano di interventi immediati da 100 miliardi di euro abbattendo tutti i vincoli burocratici. Lo presenteremo a giorni al presidente del Consiglio”.
Nonostante i valori dell’Europa unita siano stati uno degli argomenti di divisione con Salvini, all’epoca della scissione definitiva tra Forza Italia e Lega, anche Silvio Berlusconi si rivela critico nei confronti dell’UE: “Se nemmeno in un momento come questo l’Europa dimostra di essere una comunità solidale basata su valori condivisi, non sarà più la nostra Europa, quella in cui abbiamo sempre creduto con la mente e con il cuore. Mi auguro che le classi dirigenti se ne rendano conto”, conclude Berlusconi che di fatto apre una spaccatura anche all’interno della coalizione storica del parlamento europeo di cui fa parte Forza Italia, quella del PPE.
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