Il portavoce capo della Commissione Europea Eric Mamer svela i problemi legati all’emissione di coronabond. “Serve consenso, altrimenti non si esce dalla crisi”, dichiara.
Continuano le trattative tra i Paesi membri dell’Unione Europa per superare la crisi economica. L’emergenza Coronavirus sta mettendo in difficoltà buona parte della nazioni facenti parte della comunità. Ma per il momento non sembra esserci l’accordo totale, viste le richieste e le necessità diverse tra i vari Paesi. Si è parlato soprattutto dei tanto discussi Coronabond, richiesti a gran voce soprattutto dal premier italiano Giuseppe Conte. Ma finora non c’è stata grande collaborazione in tal senso, soprattutto in base alle ultime dichiarazioni della von der Leyen.
E a rendere nota la spaccatura netta tra i Paesi membri ci ha pensato oggi Eric Mamer. Il portavoce capo della Commissione Europea ha incontrato, seppur in maniera virtuale, la stampa attraverso un briefing. E dalle sue parole emergono le grandi differenze tra le richieste degli Stati membri e la proposta dell’Ue. “Tra i Paesi membri c’è un dibattito per quanto concerne le misure da adottare. Alcuni Stati membri hanno sottolineato i vincoli specifici che hanno davanti quando si tratta di eurobond, coronabond o altri strumenti di questo tipo”.
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“Questi vincoli ci sono e non possiamo semplicemente ignorarli: fanno parte del dibattito“, ha ribadito Mamer nel corso del briefing con i giornalisti, in merito ai problemi legati all’emissione di Coronabond. Che prosegue: “L’elemento centrale, il più importante di tutto questo dibattito è far sì che abbiamo una risposta coesa alla crisi. E che non abbiamo una risposta che crei, in qualche modo, una spaccatura tra gli Stati membri basata sulla loro capacità di affrontare gli effetti della crisi. Questa è la base sulla quale sta lavorando. Serve consenso: senza di esso non c’è uscita dalla crisi“.
Non sono mancate le prime stime sulla ripresa dopo la fine dell’emergenza Coronavirus. Secondo i tedeschi, ad esempio, potrebbe essere necessario tagliare centinaia di migliaia di posti di lavoro a causa del crollo della domanda. “Abbiamo bisogno di un piano di ripresa che funzioni per tutta Europa – ha dichiarato Mamer – . Dobbiamo preparare la via d’uscita dalla crisi, ed è un cammino che dobbiamo creare. Ciò vuol dire che ciascuno ha la sua visione su qual è il mezzo migliore per uscire dalla crisi e per ritrovare il cammino verso un’economia sana“.
“Abbiamo agito immediatamente per dare agli Stati membri il modo per uscire dalla crisi – ha concluso Mamer – . Ora dobbiamo lavorare in modo intelligente e sulla base del dialogo per trovare la strategia a medio termine che ci permetta di cancellare il più possibile gli effetti della crisi“.