Oltre 500 persone hanno partecipato, in collegamento via web, alla messa di suffragio per Andrea Tesei, 26enne di Predappio (Forlì-Cesena) dove era molto conosciuto anche per la sua attività di caposcout.
Una vita dedicata agli altri, un amore donato che nel momento più triste gli è stato restituito. Oltre 500 persone hanno partecipato, in collegamento via web, alla messa di suffragio per Andrea Tesei, 26enne di Predappio (Forlì-Cesena), molto conosciuto per la sua attività di caposcout. La vittima più giovane in Italia del Cronavirus. “La morte di Andrea – le parole del parroco don Urbano Tedaldi, riportate dal Resto del Carino di Forlì – è un po’ anche la nostra morte: da ora in poi ci mancherà qualcosa, mancherà un pezzo di noi”. Alla celebrazione ha partecipato anche il sindaco, Roberto Canali. Andrea Tesei è morto giovedì. Alla comparsa dei sintomi il 26enne era stato ricoverato in un primo momento all’ospedale di Cesena in terapia intensiva. Poi il miglioramento con il trasferimento al più vicino ospedale di Forlì. Giovedì mattina un improvviso peggioramento lo ha portato a morte.
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Un virus spietato che non guarda in faccia nessuno. Non risparmia neppure chi ha ancora tutta una vita davanti. E che ha dedicato l’intera esistenza alla solidarietà, alla chiesa, ai bambini. Andrea abitava con la madre a Santa Marina, l’ultima frazione di Predappio ai confini con Galeata. “Siamo tutti sotto choc e profondamente addolorati per la morte di questo giovane – aveva detto il sindaco di Predappio Roberto Canali –. È una vera mazzata, perché speravamo tutti che ce la facesse. Alcuni giorni fa avevo telefonato alla mamma, che era sollevata e mi aveva manifestato tutta la sua speranza nei segni di miglioramento di Andrea”. Scrive con un post su Facebook l’attuale consigliere comunale Chiara Venturi, fino allo scorso maggio vicesindaco: “Felice di averti incontrato nel tuo periodo di servizio civile nell’ufficio turistico del nostro Comune e al Centro Elianto. Appena aprivo la porta c’era ad accogliermi il tuo sorriso. Ciao Andrea, buon viaggio e buona strada lassù”.