Milano, incendio in Tribunale: fiamme nell’area del settimo piano, i vigili del fuoco sono ancora presenti con decine di squadre.
Milano si è svegliata con l’odore acre del fumo. La causa è un incendio scoppiato all’alba al Palazzo di giustizia di Milano, ma per fortuna non ci sono feriti. Il settimo piano, dove hanno sede gli uffici dei Giudici delle indagini preliminari e del Tribunale di sorveglianza, sono stati interessati da un rogo che ha fatto intervenire, dalle 6.30 di questa mattina, almeno dieci automezzi dei vigili del fuoco. I pompieri sono riusciti a spegnere le fiamme, ma ancora non è stato possibile entrare nei locali a causa dei fumi.
Da quanto è stato riferito, la cancelleria centrale dei gip è stata completamente distrutta nell’incendio. Sul posto anche il pm di Milano Alberto Nobili, a capo del pool antiterrorismo. I vigili del fuoco stanno ancora lavorando nel palazzo e sono presenti numerose squadre anche con un’unità mobile per la protezione delle vie respiratorie. Sono al vaglio tutte le ipotesi, al momento nessuna la causa concreta.
“E’ un disastro”. Con queste poche parole magistrati e personale, che lavorano al settimo piano del Palazzo di Giustizia di Milano dove hanno sede gli uffici della sezione Gip e del Tribunale di Sorveglianza, parlano dell’incendio che è divampato all’alba e che ha interessato, in particolare, la cancelleria centrale dei gip. Allo stato è inagibile anche il sesto piano del Palazzo, dove si trovano gli uffici della Dda e di alcune sezioni civili, per l’intervento di spegnimento delle fiamme da parte dei vigili del fuoco al settimo piano. Quando è scoppiato il rogo, poco prima delle 6 del mattino, all’interno del Palazzo e in particolare nei piani coinvolti non c’era nessuno, salvo i presidi di vigilanza delle guardie private agli ingressi del Palazzo. In questi giorni l’attività al Palagiustizia è ridotta ai servizi essenziali per l’emergenza Coronavirus e, in pratica, l’edificio è chiuso al pubblico e si può entrate solo per le urgenze. Anche la presenza di magistrati e personale amministrativo è ridotta al minimo.
Sono agibili quattro piani del Palazzo di Giustizia di Milano. Rimangono chiusi il quinto, sesto e settimo piano, quello interessato dall’incendio. Il personale amministrativo ha cominciato a entrare.
“E’ stato un danno importante, la cancelleria centrale è distrutta”. Lo ha spiegato il presidente dell’Ufficio gip di Milano Aurelio Barazzetta il quale ha confermato che al momento dell’incendio negli uffici non c’era nessuno.
E’ stato un “bel disastro” quello causato dall’incendio a settimo piano del Palazzo di Giustizia di Milano. Lo ha detto il pm Alberto Nobili al termine del sopralluogo con il procuratore Francesco Greco. Oltre ai danni causati dalle fiamme nei tre ultimi piani c’è una grande quantità di fuliggine.
E’ quella di un cortocircuito ai sistemi informatici, spesso in “sovraccarico” al Palagiustizia di Milano, l’ipotesi al vaglio degli inquirenti in relazione all’incendio che si è sviluppato al settimo piano dell’edificio ora completamente domato dai vigili del fuoco. Al momento, comunque, le cause sono tutte da accertare. “E’ stato un incendio violentissimo con danni terribili”, ha spiegato il pm Alberto Nobili, intervenuto sul posto. Tre piani, quinto, sesto e settimo, sono stati dichiarati inagibili, ma verifiche sono in corso anche sulla stabilità dell’intera struttura.
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