Lui è il primo vincitore della scuola più famosa d’Italia – all’epoca si chiamava ”Saranno Famosi”,stiamo parlando di Dennis Fantina. In un’intervista esclusiva per Meteoweek, Dennis Fantina ci racconta quelli che, secondo lui, potrebbero essere stati i motivi che gli hanno impedito, in questi anni, di volare più in alto…
Vive a Trieste, in questo momento si trova in quarantena come tutti noi, alternando momenti d’intrattenimento con il suo jokeboke virtuale, dove su richiesta intrattiene il suo pubblico con esibizioni canore pomeridiane. Lui è stato il primo vincitore del talent show Saranno Famosi (l’antenato di ‘Amici’), Dennis Fantina, categoria cantanti, nel lontano 2001. Ultima esperienza televisiva, circa 8 mesi fa, con ‘All together Now’ condotto da Michelle Hunziker e J-Ax, dove è arrivato in finalissima e per un pelo non si è aggiudicato la vittoria.
Dopo 18 anni sei tornato a esibirti su un palco televisivo, in una competizione canora, partecipando ad ‘All Together Now’. A distanza di mesi cosa è rimasto di quell’esperienza? E’ cambiato qualcosa? Ti aspettavi cambiasse qualcosa?
“Bhè sì! La speranza di ritornare un pò nel giro. Però quello alla fine, nel senso buono del termine, era un programma fine a se stesso, uno show televisivo e basta. E’ un pò come partecipare a ‘Chi vuol essere milionario’, non è che ti aspetti qualcosa, partecipi punto e basta.
In termini di visibilità e popolarità avrai avuto sicuramente qualche riscontro?
” La visibilità è stata quella del momento. Purtroppo oggi se vuoi avere successo in televisione, devi lavorarci sempre. Devi andare in onda sempre. Sì, in quel periodo le persone si collegavano di più alle mie pagine social, ma alla fine è tutto lì. Va così il mondo della televisione; se sparisci dalla scena per una settimana, basta. Via. Avanti un altro!
Pensi di aver sbagliato qualcosa nel tuo percorso professionale? A oggi rifaresti le stesse scelte?
Forse cambierei il periodo in Radio Italia, perché mi sono lasciato cullare dagli eventi. Lavoravo anche per la televisione della radio, lo stesso Presidente è stato il produttore di due miei album. Girando tutto attorno alla radio, per cinque anni, mi sono sentito protetto. Lo ero. Oggi avrei detto” Sì ok, lavoro in radio ma devo creare altre situazioni’. In quei 5 anni non ho spinto altro di diverso dai progetti della radio.
Hai detto di non serbare rancore ma di esserci rimasto male lo stesso; ti sei mai chiesto perché Maria De Filippi non ti ha invitato alla gara dei talenti di Amici?
“Credo sia stata una scelta a livello di produzione . Spero non ci sia nessun motivo personale. Le persone che sono salite sul quel palco sono giovani, nati molto dopo me e chi li segue è gente giovane. E’ ovvio che lei voglia sul palco gente che è seguita. Ho 43 anni, molti di loro non erano ancora nati. E poi credo sia stata anche una questione di nome, probabilmente farmi partecipare sarebbe stato sbagliato visto che riguardava i talenti di ‘Amici’.”
Ha mai chiesto alla diretta interessata?
“A Maria non ho mai chiesto, anche perché bazzico altri posti. Oggi se la incontrassi per un caffè forse glielo chiederei, ma così, non è fondamentale saperlo! Tutto ruota intorno a Maria, ma lei non c’entra niente.”
In che senso?
“Non c’è mai stato un agente, una produzione forte che mi proponesse in una maniera diversa dall’essere solo il vincitore di ‘Saranno Famosi’. Chi avevo dietro non aveva le giuste competenze per spingermi avanti, in quel periodo era facile avere agganci. Anche tu, che non sei del mestiere, saresti riuscita a farmi fare delle serate. Ma passato il momento, vai avanti solo se hai un agente con le spalle larghe, che ti propone nel modo giusto. Avessi avuto Luca Presti, per fare solo un esempio, avrei fatto sicuramente più televisione.”
Hai da poco finito di girare assieme a Ronnie Roselli il lungometraggio ‘Lady Babushka’ , dove tu sei il protagonista. Di cosa parla?
E’ un’avventura notturna. Il personaggio principale si ritrova a uscire di casa alle 10 di sera, non riuscirà a rientrare a casa prima del mattino, a causa di una serie di situazioni che gli capiteranno. E’ tutto auto-prodotto e, Coronavirus permettendo, forse riusciremo a fare la premier a settembre, almeno a Trieste.
Cosa ti auguri per il futuro prossimo? A parte la fine della quarantena
Di riprendere con le serate, e al più presto. Così non è facile per nessuno.
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