Il coronavirus non ha risparmiato nemmeno le operazioni di ricostruzione del Ponte Morandi di Genova: sarebbero infatti 50 gli operai messi in quarantena per caso di contagio verificato.
Dopo la segnalazione arrivata sul primo caso di contagio da Covid-19 avvenuto all’interno del cantiere del nuovo ponte di Genova, i lavori per la ricostruzione della struttura hanno già subito un brutto contraccolpo e una fase di rallentamento. L’operaio in questione è un uomo originario di Reggio Emilia. Il lavoratore risultato positivo al test, sarebbe inoltre un dipendente della Fagioli, una delle aziende principali che sono al momento in azione sul viadotto.
L’uomo di Reggio Emilia, primo caso accertato di contagio da Covid-19 nel cantiere, è stato prontamente messo in isolamento e in cura presso un albergo della zona. Tutti gli altri suoi 49 colleghi sono stati tempestivamente rintracciati e messi anche loro in quarantena, disposta per precauzione e per due settimane.
Nel frattempo, però, le notizie non sembrano migliorare: sarebbe infatti stato rintracciato un secondo operaio in preoccupante stato febbrile. Si tratta di un dipendente di una ditta di pitturazioni, e per lui sono scattati ulteriori controlli e la sanificazione del cantiere.
Data la delicatezza della situazione, nelle prime ore di questa mattina si è tenuta una videoconferenza tra i costruttori e i sindacati. Sempre nella giornata di oggi, ma nelle ore pomeridiane, avrà invece luogo un’altra riunione telematica tra sindacati confederali, di categoria e la struttura commissariale.
A seguito delle operazioni promosse ed effettuate dal consorzio PerGenova, i lavori nel cantiere stanno procedendo veramente al rilento. Infatti, il consorzio ha già applicato, in accordo con i protocolli sanitari disposti dalla Asl, delle invasive manovre per una sanificazione ancora più approfondita rispetto a quella che veniva effettuata già nei giorni scorsi. Sanificazione che interessa, ormai, anche tutti gli spazi comuni – quali docce, mense, spogliatoi e persino tutti mezzi di lavoro usati dagli operai. In aggiunta a ciò, in queste ore gran parte delle lavorazioni sono sospese a causa delle forti raffiche di vento che battono sulla zona.
In merito alla faccenda, si è espresso questa mattina a Mi manda Rai Tre il governatore della Regione Liguria Giovanni Toti: “Ci auguriamo che per il mese di giugno il ponte per Genova sia pronto, avevamo detto prima dell’estate, prima del 21 giugno, può darsi che qualche ora in più serva visti i guai di questi giorni“.
Secondo il presidente della Regione, i lavori dovrebbero andare avanti anche in questa situazione d’emergenza: “Con il sindaco di Genova Marco Bucci abbiamo detto che noi vorremmo tenere aperti tutti i cantieri importanti in Liguria, come quello per lo scolmatore del torrente Bisagno e per il dissesto idrogeologico. Penso che debbano andare avanti, non sono disposto a barattare vite che salvo oggi con vite che metto a rischio domani”.
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