Il presidente della Regione Campania, Vicenzo De Luca, ha tenuto una nuova diretta Facebook, con la quale ogni giorno tiene informati i suoi connazionali sulle misure che l’amministrazione regionale sta applicando contro il coronavirus.
Il Governatore della Regione Campania, Vicenzo De Luca, si è espresso nell’ormai consueta diretta Facebook, durata circa un’ora. In tale occasione, ha offerto ai suoi corregionali un resoconto completo, con tanto di numeri e dati alla mano, dell’attività che la Regione Campania sta effettuando per potare a compimento il contrasto al contagio da coronavirus.
Non sono mancate, come solito fare ultimamente, battute particolari, d’effetto, dedicate a tutti coloro che ancora, nonostante la gravità della situazione ormai conclamata, continuano a non rispettare le disposizioni di sicurezza e prevenzione imposte. Ma non sono mancati nemmeno messaggi di speranza e di augurio, suggellati con una promessa: “Qui in Campania non succederà quanto successo a Bergamo e Brescia“. Ai cittadini, dunque, chiede di stringere i denti, sì, ma di avere fiducia.
“Rimaniamo concentrati sugli obiettivi. Possiamo avere fiducia, credo che andrà bene a condizione che tutti facciano la propria parte fino in fondo. Nessuna angoscia, nessun crollo, dobbiamo reagire. Abbiate fiducia. Siamo impegnati in una maratona e dobbiamo gestire le energie fino in fondo, dobbiamo stringere i denti. Un messaggio d’augurio a tutti i cittadini e le cittadine. Aiutateci ad aiutarvi“. Questo l’augurio che lascia il governatore De Luca in calce alla sua diretta sugli aggiornamenti regionali in merito al coronavirus.
Un augurio che sa, però, anche di raccomandazione. Del resto, spiega il presidente della Campania, “questa vicenda è come una guerra“. E per vincere la guerra che stiamo vivendo in questo 2020, dobbiamo continuare a limitare la nostra vita quotidiana ancora per un po’, fin quanto sarà ritenuto necessario. “Noi tutti teniamo alla libertà, ma la prima libertà che va garantita è quella di vivere. E quindi le misure, anche severe, sono prese per garantire questa libertà. Bisogna limitare la libertà di circolazione per contenere il contagio“, ha infatti sottolineato De Luca.
Che ancora, di nuovo, rassicura i suoi corregionali: “So che la vita è diventata pesante. Adesso a scandire i tempi ci sono solo pranzo e cena. Mi pare che ormai vada sostituendosi un senso di assuefazione, rispetto al senso di paura. Può subentrare anche la sfiducia. Ma bisogna stringere i denti. La battaglia non si vincerà a brevissimo tempo ma sarà vinta. E sarà vinta se tutti ora stringiamo i denti. Abbiamo giornate pesanti, a volte nottate pesanti. Ma ce la faremo”.
Sempre durante l’intervento in diretta Facebook, De Luca ha esposto un bollettino e delle previsioni dei numeri di contagi che potranno verificarsi a giorni in Campania. Secondo quanto riporta il governatore, ieri ci sono stati 135 nuovi positivi nella regione. In totale, dunque, sono 1454 i contagiati complessivi.
Per quanto riguarda i ricoverati in terapia intensiva negli ospedali, si contano 101 pazienti, mentre altri 448 sono al momento in isolamento domiciliare. Secondo gli ultimi aggiornamenti, inoltre, fino alle ore 11 di ieri sera i contagiati erano 80, mentre mezzanotte sono arrivati i dati dei tamponi i cui prelievi sono stati fatti nella casa per anziani a Sant’Anastasia. Ebbene, ci sono altre 52 persone, tutte di età geriatrica, affette da Covid-19.
Secondo le analisi effettuati dall’incremento dei contagi in quest’ultimo periodo, De Luca ha riportato come per domenica saranno previsti circa 1721 contagi, 223 ricoveri in terapia intensiva, e altri 493 ricoveri ospedalieri. Sempre stando a quanto mostrano i dati delle previsioni, in aggiunta, il picco di contagi potrebbe verificarsi alla fine della prima settimana di aprile. Giorni in cui, secondo quanto riferito da De Luca, si avranno più di 3000 contagi.
Per ciò che concerne invece i tamponi, invece, il presidente della regione afferma che sono stati aperti altri laboratori, oltre a quello del Cotugno. In due settimane, infatti, sono stati “inaugurati” ben 10 laboratori, che dovranno lavorare circa 2000 tamponi al giorno. Ma, sottolinea per l’ennesima volta il governatore: “Parliamoci con chiarezza: il problema lo risolve lo stare a casa“. Tutti sono chiamati dunque a fare la loro parte, a partire dall’uscire il meno possibile e dal rispettare tutte le disposizioni d’emergenza emanate dal decreto a dalle ordinanze del presidente.
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