Coronavirus: addio anche a Marco Lera e Santino Forzani, altri due medici

Si allunga l’elenco dei medici che non ce l’hanno fatta a causa dell’epidemia di Covid-19: i deceduti sono 41. Gli ultimi due sono Marco Lera, odontoiatra di Lucca, e Santino Forzani, direttore sanitario a Novara.

E’ un elenco spietato. Uomini che non si sono tirati indietro di fronte alla battaglia, alla missione di salvare gli altri. Uomini che hanno perso la vita, forse, anche per la precaria condizione in cui versa oggi la sanità italiana di fronte ad un’emergenza tanto inaspettata quanto grave. Si allunga l’elenco dei medici che non ce l’hanno fatta a causa dell’epidemia di Covid-19: i deceduti sono ora 41. Gli ultimi cinque: Antonio Maghernino, medico di continuità assistenziale di Foggia, Flavio Roncoli, medico pensionato di Bergamo. Deceduto anche un medico di famiglia di Torino e in serata si sono aggiunti Marco Lera, odontoiatra di Lucca, e Santino Forzani, direttore sanitario a Novara. 18 in Italia solo il numero dei medici di base deceduti per Covid-19.

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Aumenta anche il numero degli operatori sanitari contagiati: secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità, sono saliti a 6205, vale a dire più del 9% dei casi totali. Nel frattempo sono arrivati a Bergamo 104 medici e operatori russi. La delegazione proveniente dalla Russia, è formata da 104 persone, medici, infermieri e addetti alla sanificazione arrivata all’aeroporto di Orio al Serio. I medici e il personale russo opereranno nell’ospedale da campo dell’Associazione nazionale degli Alpini in fase di allestimento alla Fiera di Bergamo. “I lavori per realizzare la struttura proseguono senza sosta e ognuno per la propria parte sta impegnandosi per rendere funzionante la strutture prima possibile” ha spiegato l’assessore alla Protezione Civile Pietro Foroni durante un incontro con la stampa.

Le professioni sanitarie pagano un prezzo altissimo all’impegno per contenere l’epidemia. Anche i farmacisti sono in prima linea e purtroppo oggi è morto un altro di loro, Paolo D’Ambrogi, che esercitava nella sua parafarmacia di Nettuno. Lo ha reso noto il presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), Paolo Mandelli.Continuiamo a prestare la nostra opera sul territorio e nelle strutture del SSN – afferma – anche se ancora non siamo stati dotati di protezioni adeguate, così come gli altri professionisti della salute impegnati a contrastare l’emergenza”. “Abbiamo denunciato fin dall’inizio dell’epidemia che questa è un’esigenza prioritaria e ancora poche ore fa – afferma Mandelli in una nota – lo abbiamo ripetuto con la massima chiarezza al Presidente del Consiglio, al Ministro della Salute, al Capo della Protezione Civile e al Commissario straordinario per l’emergenza”. “Mi sembra evidente che, come abbiamo più volte sottolineato – conclude – si deve praticare il test per il contagio da virus SARS-CoV-2 ai farmacisti e a tutti i professionisti della salute”.

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