Nora Illi, cofondatrice del Consiglio centrale islamico svizzero, è morta lunedì all’età di 35 anni. Una vita di battaglie per difendere i diritti delle donne.
Nora Illi lascia il marito Qassem Illi e sei figli. Il funerale, con rito islamico, si terrà nel cimitero del Bremgarten a Berna. A causa dell’attuale epidemia di coronavirus potranno partecipare solo persone espressamente invitate. Il 1 luglio del 2016, insieme all’algerino Rachid Nekkaz, si era recata presso la polizia cittadina di Locarno, vestita con un niqab blu, per farsi multare (lo stesso avrebbe fatto in seguito a Lugano). Una sua apparizione nel talk show tedesco «Anne Will» su ARD, nel mese di novembre del 2016, era stata fortemente criticata dal Consiglio radiotelevisivo dell’emittente NDR. Illi aveva lodato in particolare il «coraggio civile» dei giovani jihadisti partiti per la Siria. Anche il Ministero pubblico della Confederazione si era detto «irritato» all’epoca per la visibilità offerte al CCIS dalla televisione pubblica.