Vaticano: prelato residente S.Marta positivo Covid-19. Collaboratore di Papa Francesco positivo, lo Stato di CdV verso il lockdown. Ora la preoccupazione di tutto il mondo cattolico è per il Vicario di Pietro.
Un monsignore italiano in servizio presso la Segreteria di Stato vaticana è stato trovato oggi positivo al Coronavirus e portato in ospedale. Lo riferiscono all’ANSA fonti informate. Il prelato vive da tempo a Casa Santa Marta, la stessa residenza vaticana dove abita papa Francesco: si apprende che per l’edificio e i suoi abitanti sono state adottate le misure di prevenzione previste dai protocolli. Si tratterebbe del quinto contagiato dal Covid-19 in Vaticano.
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In questi giorni, Città del Vaticano ha chiuso l’Osservatore Romano e la tipografia e tanti uffici nelle congregazioni si apprestano finalmente a limitare il più possibile il lavoro dei dipendenti. Nell’udienza generale di oggi “Venticinque anni fa, in questa stessa data del 25 marzo, che nella Chiesa è festa solenne dell’Annunciazione del Signore, San Giovanni Paolo II promulgava l’Enciclica ‘Evangelium vitae’, sul valore e l’inviolabilità della vita umana. Il legame tra l’Annunciazione e il ‘Vangelo della vita’ è stretto e profondo, come ha sottolineato San Giovanni Paolo nella sua Enciclica. Oggi, ci troviamo a rilanciare questo insegnamento nel contesto di una pandemia che minaccia la vita umana e l’economia mondiale”. Così il Papa.
25 marzo 1995 Evangelum Vitae
In occasione della 25esimo anno dalla Evangelum Vitae, Bergoglio ha annunciato: “Venticinque anni fa, in questa stessa data del 25 marzo, che nella Chiesa è festa solenne dell’Annunciazione del Signore, San Giovanni Paolo II promulgava l’Enciclica ‘Evangelium vitae’, sul valore e l’inviolabilità della vita umana. Il legame tra l’Annunciazione e il ‘Vangelo della vita’ è stretto e profondo, come ha sottolineato San Giovanni Paolo nella sua Enciclica. Oggi, ci troviamo a rilanciare questo insegnamento nel contesto di una pandemia che minaccia la vita umana e l’economia mondiale”.