Christin Kandem Tadjuidje avrebbe dovuto laurearsi il prossimo 6 aprile alla facoltà di Agraria di Pisa. Il rettore gli ha conferito il titolo di studio post mortem.
Questi giorni in cui il Coronavirus sta cambiando le nostre vite, ci portano diverse storie commoventi. Una di queste riguarda un ragazzo di 29 anni, il cui nome era Christin Kandem Tadjuidje. Christin era uno studente universitario, frequentava la facoltà di Agraria presso l’Università di Pisa. Nei prossimi giorni era prevista la discussione della sua tesi di laurea, che a 29 anni gli avrebbe consentito di cambiare in maniera radicale la sua vita. Tuttavia, questa tesi non verrà mai discussa e non ci sarà nessuna commissione a confrontarsi con Christin.
Il ragazzo, di origini camerunensi ma in Italia ormai da diversi anni, è infatti morto nelle scorse ore. Christin Kandem Tadjuidje aveva contratto il Coronavirus nei giorni scorsi, quando aveva ormai completato gli studi e presentato la tesi presso l’ateneo toscano. La discussione della tesi di laurea con la commissione era stata fissata per il prossimo 6 aprile. Ovviamente tutto era predisposto per avviare la procedura in diretta video streaming, com’è ormai consuetudine in tutti gli atenei del nostro Paese dopo la chiusura delle strutture.
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Nessuna laurea, dunque, per Christin Kandem Tadjuidje, che non potrà festeggiare l’obiettivo raggiunto insieme alla sua famiglia. A dire il vero, i vertici dell’Università di Pisa hanno voluto rendere comunque omaggio alla giovane vita portata via dal Coronavirus. Così è arrivata la decisione di conferire in ogni caso la laurea post mortem allo studente di origini africane, la cui vita è stata fermata proprio a pochi passi dal traguardo. Un gesto nobile, che è stato ribadito anche attraverso la pagina su Facebook dell’Associazione Studenti Camerunensi di Pisa.
“L’Associazione degli studenti camerunensi di Pisa deve purtroppo annunciare la morte di uno dei suooi membri. Il suo nome è Christin Kandem Tadjuidje, studente della facoltà di Agraria dell’Università di Pisa. Soffrendo di polmonite acuta, è stato trasportato all’ospedale Cisanello il 14 marzo. Negli ultimi giorni la situazione era migliorata così tanto che gli era stato tolto il respiro assistito. È morto durante la notte tra il 22 e il 23 marzo durante una crisi improvvisa“.
