Sono le parole dell’avvocato di Torino Gino Arnone: “Lo Stato deve indennizzare le famiglie di medici e infermieri deceduti per la loro attività di tutela della salute pubblica”.
L’avvocato di Torino Gino Arnone è pronto a difendere le famiglie di sanitari deceduti a causa dell’emergenza coronavirus. “Lo Stato dia un segnale forte e chiaro: deve indennizzare le famiglie di medici e infermieri deceduti per la loro attività di tutela della salute pubblica”. Questa la richiesta di alcuni familiari rappresentati dall’avvocato Arnone. E aggiunge: “Altrimenti siamo pronti a dare battaglia“. All’avvocato si è rivolta la famiglia di una vittima professionale del Covid-19. Insieme stanno valutando la possibilità di ricevere un risarcimento attraverso un’azione legale. Intanto l’avvocato estende l’avvertimento, e si rivolge direttamente allo Stato. All’interno di un’intervista Arnone specifica anche: “Soggetti particolarmente esposti in questo momento sono proprio medici, infermieri e personale sanitario in genere. Quegli stessi soggetti a cui oggi tutti esprimiamo gratitudine in maniera incondizionata per la guerra condotta in trincea contro un nemico subdolo ed invisibile”.
LEGGI ANCHE -> Coronavirus, De Luca scrive a Conte: “Sud a un passo dalla tragedia”
Ma dispetto di tanta solidarietà, la carenza delle adeguate protezioni miete vittime tra gli infermieri. E alle famiglie non resta che cercare riscatto intraprendendo cause civili. “Siamo stati contattati dai famigliari di alcuni sanitari che superato il primo momento di vuoto esistenziale si trovano ad aver a che fare anche con gli impatti economici determinati dell’assenza di sostegni economici da parte dello Stato. Conviene che il Paese si prepari a indennizzare medici e infermieri deceduti”. Quali sono, dunque, le richieste avanzate? “Abbiamo richiesto l’ammissione ai benefici di legge previsti per le vittime del dovere“, conclude l’avvocato. “Ci aspettiamo pertanto che alle declamazioni di principio arrivate da tutte la parti faccia seguito l’accoglimento delle nostre richieste senza necessità di attivare il contenzioso”.
Sanitari: eroi inevitabili o categoria poco protetta?
Intanto i numeri dei sanitari contagiati e morti di coronavirus aumentano. Sale a 30 il numero medici morti, ancora 5 nelle ultime ore. Oltre il 50% è un medico di famiglia. Troppi, e in aumento. Per questo i toni si alzano, e oltre alle azioni legali lo Stato inizia a subire pressioni anche da altri enti.
LEGGI ANCHE -> Coronavirus, medici di Bergamo: “Pazienti giacciono sul pavimento, epidemia fuori controllo”
Tra questi, il segretario generale FIMMG Silvestro Scotti: “Tra ieri e oggi, dei 6 medici morti ben 5 sono medici di famiglia. Questo dovrebbe far riflettere le Istituzioni Sanitarie, i medici vanno protetti e nessuno può sentirsi in pace con la coscienza se continua ad esporre medici e personale sanitario senza protezioni individuali e organizzative. E’ ormai evidente che per la medicina di famiglia il tempo sta finendo”.