Uno studio pubblicato su Jama Pediatrics, una rivista medica dell’American Medical Association, afferma che app e programmi tv per bambini non fanno male se sono usati in modo corretto e selezionati con cura.
Se si sceglie con attenzione cosa far vedere e se il tempo di esposizione dei bambini è tenuto sotto controllo e usato con parsimonia, le app e i programmi tv posso rivelarsi un’ottima risorsa.
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Esistono oggi molte app e diversi programmi tv in grado di stimolare la curiosità, la capacità d’immaginazione e la proprietà linguistica dei bambini. A conferma di questa tesi ci sono innumerevoli saggi scientifici che sono stati pubblicati e diffusi negli ultimi anni.
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Lo conferma uno studio pubblicato su Jama Pediatrics, una delle riviste mediche più accreditate e influenti degli Stati Uniti. Una lettura utile e ricca di spunti per milioni di famiglie che si trovano a dover affrontare l’isolamento obbligato causato dall’epidemia di Coronavirus.
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Sono davvero numerose le persone che si trovano costrette in casa con i propri figli e che hanno la necessità di gestire lavoro da casa ed esigenze didattiche ed educative.
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Lo studio ha preso avvio dall’analisi effettuata su 18.905 bambini, sia maschi che femmine, precedentemente inclusi in ben altri 42 studi sul tema. L’età media dei soggetti esaminati è di circa 36 mesi. Attraverso lo studio sono stati misurati i tempi di esposizione di questi bambini a tv, tablet e smartphone.
Più tempo sui monitor e meno capacità linguistica
Dallo studio è emerso che i bambini che hanno passato più tempo davanti ai monitor dei diversi device di famiglia e i bambini che hanno iniziato a guardare app e programmi tv troppo precocemente hanno abilità linguistiche inferiori.
In presenza, però, di alcune condizioni le abilità linguistiche appaiono migliori: la visione di programmi educativi ben confezionati, la visione insieme a un genitore e un tempo di esposizione limitato.
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“I risultati di questa meta-analisi supportano le
raccomandazioni dell’American Academy of Pediatrics“, hanno scritto i ricercatori che si sono occupati dello studio, ribadendo che è sconsigliato esporre ai monitor bambini di età inferiore ai 18 mesi e che il tempo di fruizione andrebbe limitato a un’ora massimo al giorno per i bimbi di età compresa tra i 2 e i 5 anni. Un’ulteriore raccomandazione è di verificare sempre che i programmi o le app selezionati siano di buona qualità.