Maltempo in Emilia-Romagna, allerta gialla e neve fino a 30 cm

Arpa e Protezione Civile prevedono maltempo e hanno lanciato un’allerta gialla in Emilia-Romagna: previsti mare agitato, neve fino a 30 cm e venti forti tra il 25 e il 26 marzo.

Venti forti sulla costa, mare agitato al largo, temperature in forte diminuzione e accumulo di neve sulle colline e sulle zone di montagna. Ecco cosa prevedono Arpa e Protezione Civile tra la mezzanotte di mercoledì 25 marzo e la mezzanotte di giovedì 26 marzo.

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L’allerta gialla è stata lanciata a causa di una perturbazione in arrivo, che prevede correnti fredde da nord-est e venti potenti sul settore costiero e sui tratti appenninici, con un’intensità media di circa 60-70 chilometri orari. Sono possibili, nell’arco della giornata, anche temporanei rinforzi del vento di intensità maggiore, oltre le soglie indicate.

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Le temperature scenderanno ben oltre la media stagionale e potranno determinare, oltre ai venti forti, anche precipitazioni irregolari a carattere nevoso.

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Sull’intero Appennino emiliano, nel tratto compreso tra Parma e la Romagna, sono attese forti precipitazioni. La neve potrà cadere fino ai 300-440 metri sul livello del mare, e gli accumuli potranno raggiungere tra i 5 e i 15 centimetri nelle zone di collina e tra i 10 e i 30 centimetri nelle zone di alta montagna.

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Le temperature si abbasseranno notevolmente e nelle aree montane potranno scendere al di sotto degli zero gradi. Sulla costa il mare sarà particolarmente agitato. Le onde potranno raggiungere un’altezza compresa tra i 2,5 e i 3,2 metri. A causa del vento e della marea prevista al largo, sulle coste potrebbero riscontrarsi fenomeni di criticità.

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Appare evidente che il maltempo in arrivo va ad aggravare la situazione dell’Emilia-Romagna, già flagellata dall’epidemia di Coronavirus. Nella regione sono giorni complicati a causa dell’alto numero di contagi, tra i più preoccupanti in Italia insieme a Lombardia e Veneto, e a causa della difficoltà delle strutture ospedaliere di far fronte alla richiesta spropositata di ricoveri e di pazienti che necessitano della terapia intensiva.