E’ seriamente preoccupata Paola Perego, per sé, per i propri cari e in particolare per il nipotino Pietro e per gli anziani genitori. Ieri in diretta Skype con Eleonora Daniele ha rivelato tutta quanta la sua ingente angoscia.
Profondamente preoccupata per il nipotino Pietro e per i genitori
E’ stata una Paola Perego profondamente scossa e preoccupata quella che è apparsa ieri in diretta Skype con il suo tablet a Storie Italiane di Eleonora Daniele, programma che continua a tenere compagnia al pubblico italiano, nonostante l’emergenza del Coronavirus. Anche lei, come tutti gli italiani, è impossibilitata a trascorrere il tempo in compagnia dei suoi cari che non vivono con lei nella stessa casa. In particolare la conduttrice, originaria di Monza, ha parlato a lungo del suo adorato nipotino Pietro, che oggi ha poco più di un anno. Si è poi soffermata anche a parlare dei suoi genitori Pietro e Leonice, che vivono in Lombardia che è – ricordiamo – la regione più colpita, insieme al Veneto e all’Emilia Romagna, dall’emergenza del Coronavirus.
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Un pensiero particolare per papà e mamma
“Sì, sono preoccupata per loro per via del’età. Mio papà ha appena compiuto 90 anni, per altro non abbiamo neanche potuto festeggiare tutti insieme, mia mamma invece ne ha 83!”. Dei due, come ha fatto chiaramente intendere Paola, a soffrire maggiormente del distacco con la famiglia è il papà. “Mio padre si lamenta del fatto di non poter vedere Pietro da molto tempo, il suo “nipotino”. Perciò cerchiamo di farglielo vedere tramite video chiamata!”. Ma anche lei, ha aggiunto, non lo vede da tanto tempo, ovvero da due settimane, il periodo in cui è scoppiata l’emergenza del Coronavirus.
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Paola Perego”in libreria” a fine aprile
“Pietro ha ora 15 mesi e per me essere nonna è un’emozione fortissima!”, ha rivelato commossa. Una commozione che è arrivata dritta al cuore del grande pubblico, che ha accolto con ottimi consensi il nuovo progetto lavorativo di Paola: un libro che uscirà a fine aprile, ove ha parlato della sua esperienza con gli attacchi di panico, che lei conosce piuttosto bene.
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Non per nulla ha dichiarato alla Daniele che con questo libro “spera di poter essere d’aiuto a chi ne ha sofferto e ne soffre tuttora”.
