Coronavirus. Conte apre ai detenuti: “accolgo la vostra richiesta di aiuto”

Il premier Conte ringrazia i detenuti del Veneto e apre ad una possibilità di accogliere l’aiuto richiesto dagli stessi con una lettera spedita ad un quotidiano. 

Il premier Conte e i detenuti del veneto si parlano attraverso un giornale, il Gazzettino. Il presidente del Consiglio scrive una lettera in cui si dice pronto ad “accogliere, e non sottovalutare, questa richiesta di aiuto”. E ringrazia “per il senso civico le donne e uomini degli istituti penitenziari di
Padova, Venezia e Vicenza”. Era stata una lettera di questi,
ad aprire il dibattito al quale ieri aveva risposto dalle pagine del quotidiano veneziano il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “La richiesta di aiuto – scrive Conte – giunge da chi vuole scontare la propria pena rispettando le regole; è la manifestazione di un sentimento di vicinanza, di condivisione, di forte appartenenza alla nostra comunità che, in questo momento, sta lottando strenuamente. Desidero rassicurare voi e tutti i detenuti – prosegue il premier – che il Governo e le istituzioni del Paese stanno profondendo gli sforzi necessari per tutelare, in piena emergenza coronavirus, la salute di chi lavora e vive dentro gli istituti penitenziari”.

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Conte sottolinea poi le risorse, previste insieme al ministro Bonafede, per dotare il personale nelle carceri degli strumenti di protezione, e le tende montate davanti agli istituti per il triage, per poter svolgere accertamenti sui detenuti in ingresso e tenere così il virus lontano dalle strutture. “Sono consapevole – aggiunge nella missiva il premier – del peso e dell’impatto che le ulteriori restrizioni imposte a tutti i cittadini hanno anche su di voi e sulla vostra quotidianità. Per questo, sono state aumentate le possibilità di svolgere colloqui a distanza, attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla tecnologia: oltre alle normali telefonate, di cui sono stati elevati i
limiti di durata, sono state previste anche videochiamate
gratuite mediante l’uso di Skype o di apparecchi di telefonia mobile”. Ribadendo l’impegno del Governo su questo fronte, Conte conclude sottolineando che “solo così, lavorando tutti assieme e remando tutti nella stessa direzione, possiamo pensare di uscire da questa situazione così critica”.

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