Al Consiglio dei Ministri è in esame una bozza del nuovo decreto legge che prevede la possibilità di nuove restrizioni reiterabili fino al 31 luglio, purché abbiano una durata non superiore a 30 giorni, e multe fino a 4mila euro per coloro che non rispettano i divieti di circolazione.
Multe fino a 4mila euro per tutti coloro che non rispettano le misure restrittive imposte dal governo sulla mobilità, stop delle attività commerciali fino a 30 giorni, potere per i presidenti di regione di emettere ordinanze più restrittive nei territori maggiormente colpiti dall’epidemia di Coronavirus, purché vengano convalidate con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri entro 7 giorni dall’emissione.
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Ecco cosa prevede la bozza del nuovo decreto legge che il consiglio dei ministri, da poco iniziato, dovrebbe approvare. In ogni caso, il Presidente del Consiglio dei Ministri rimane l’unica autorità che ha potere di disporre in via urgente e temporanea misure che restringono le libertà garantite dalla Costituzione.
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Le nuove disposizioni servono per far fronte a due ordini di esigenze: da un lato imporre a tutti i cittadini l’isolamento nelle proprie abitazioni con il deterrente della sanzione pecuniaria; dall’altro interrompere il continuo scontro tra regioni e governo e tentare di dare un ordine alla filiera istituzionale.
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La norma prevede che alla scadenza dei divieti di circolazione e della chiusura di ristoranti, bar, scuole, parchi e qualsiasi altra attività che ha subito il fermo, si potranno adottare delle nuove restrizioni. Esse potranno essere applicate all’intero territorio nazionale o a parti di esso, purché le restrizioni non abbiano durata superiore ai 30 giorni. Le misure saranno reiterabili e modificabili, anche più volte, fino al 31 luglio e sarà possibile adattarne l’applicazione, in maniera più o meno restrittiva, in base alla diffusione dell’epidemia di Coronavirus.
La decisione verrà adottata con decreto del presidente del consiglio dei ministri su proposta del Ministro della Salute e una volta che sono stati ascoltati i ministri competenti e i presidenti delle regioni interessate.
Ai Presidenti delle Reguini è data la possibilità di proporre al presidente del consiglio le misure da adottare sul proprio territorio. Ma c’è una novità.
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I presidenti di Regione potranno adottare misure più restrittive, per urgenza sanitaria, che saranno valide per 7 giorni, data entro la quale dovranno essere confermate con dpcm. La stessa facoltà spetta anche ai sindaci, che potranno adottare ordinanze che andranno poi confermate dal presidente della Regione o dal presidente del consiglio dei ministri, sempre entro il termine dei 7 giorni.
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