Spagna, dati in costante rialzo: record di morti e contagi in 24 ore

Sono 856 le persone decedute e oltre 8mila i nuovi casi positivi in Spagna nella giornata di ieri. Il dato complessivo dei contagi supera quota 33mila, con un incremento de 16% in un solo giorno.
Continuano a peggiorare giorno dopo giorno i dati sul Coronavirus in Spagna. La giornata di ieri è stata finora più critica dall’inizio dell’epidemia nel Paese iberico. Tanto che sono stati fatti segnare due record negativi su scala mondiale. Stiamo parlando del dato sulle persone decedute e quello sui nuovi casi di contagio in un singolo giorno. Sono infatti morte ben 856 persone in Spagna nella giornata di ieri, spazzando via il triste primato dell’Italia della giornata di sabato. Con questo nuovo aggiornamento, il numero delle persone decedute nel Paese sale a quota 2.182, come rivela il ministero della Sanità.
Anche il dato dei contagi complessivi in Spagna sale in maniera netta dopo la giornata di ieri. Si registrano oltre 8mila nuovi casi nel Paese, con il dato complessivo che supera la quota delle 33mila unità. Anche questo è un dato da record negativo su scala mondiale, che porta il numero aggiornato di casi di positività al Coronavirus a 33.089 persone. Poco meno di un terzo dei casi, per l’esattezza 10.575, si registrano a Madrid, la capitale spagnola. E anche il Governo nazionale inizia a tremare, in vista dei prossimi giorni che si prevedono particolarmente duri e difficili.
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“Stiamo vedendo la situazione in atto negli ospedali del nostro Paese – dichiara il coordinatore dell’emergenza Fernando Simon – . Negli ultimi cinque giorni abbiamo assistito a una fase davvero critica. Ci aspettiamo che il picco si possa registrare durante questa settimana“. Intanto proprio nella squadra di Governo in Spagna si registra un nuovo caso di positività. Si tratta di Carmen Calvo, il vice del presidente del Consiglio Pedro Sanchez. La donna è stata trasferita in ospedale per una insufficienza respiratoria e attende l’esito del secondo tampone.
Intanto circa un quarto degli oltre 4mila spagnoli all’estero sono stati fatti rimpatriare. Il ministro degli esteri Arancha Gonzalez Laya ha dichiarato: “Alle persone che stanno aspettando per poter tornare, dico di non preoccuparsi“. Nel frattempo in Spagna si valuta una estensione dello stato di emergenza fino al prossimo 11 aprile. E intanto cresce anche il numero delle persone ricoverate in terapia intensiva: sono ben 2.355, a fronte di 3.355 persone dimesse dagli ospedali.