Il primo decesso legato alla pandemia di coronavirus nelle istituzioni dell’Unione Europa è stato registrato nella giornata di oggi, al Parlamento europeo: il deceduto sarebbe, tra l’altro, un collaboratore italiano.
La tragica notizia è stata confermata da fonti interne al Parlamento europeo. “Confermiamo con rammarico che uno dei nostri collaboratori esterni è deceduto dopo aver contratto il coronavirus“, avrebbe infatti dichiarato alle penne del Brussels Times un portavoce dell’istituzione.
L’addetto stampa che ha rilasciato le informazioni per la testata locale, tuttavia, ha fatto intendere di non voler (o poter) fornire ulteriori informazioni in merito all’identità del defunto, per motivi di privacy. Per tale ragione, ha deciso di non confermare (così come nemmeno di smentire) i dettagli personali della vittima del Covid-19 divulgati già da un altro portavoce in un’altra occasione.
Secondo quanto riportato in precedenza da un altro portavoce, l’uomo ad essere deceduto a causa del coronavirus sarebbe un collaboratore esterno di 42 anni per il Parlamento europeo. Come quanto si apprende dalle fonti locali, l’uomo avrebbe lavorato a Bruxelles presso la direzione generale per l’innovazione e il supporto tecnologico (ITEC) del Parlamento.
Secondo quanto fatto sapere dai media, inoltre, l’uomo avrebbe tessuto strette e regolari relazioni lavorative con i suoi colleghi, che essendo entrati in contatto con lui potrebbero essere stati infettati.
Come invece si apprende dall’ANSA, che ha riportato la notizia appena poco tempo fa, il collaboratore era un italiano, e si chiamava Giancarlo. A quanto si è appreso, la vittima stava lavorando per una ditta esterna che si occupava del servizio tecnico-informatico del Parlamento europeo.
La notizia, allora, segna la prima morte registrata di un membro del personale dell’Unione Europa in mezzo alla pandemia che ha già ucciso migliaia di persone in tutto il mondo – e con la maggior parte delle morti registrate per adesso in Italia.
La scorsa settimana, il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans e i negoziatori della Brexit, Michel Barnier e il suo omologo britannico David Frost, sono stati mandati in isolamento precauzionale a causa dei rischi di contagio da coronavirus. Barnier è al momento l’unico a confermare pubblicamente di essere risultato, infine, positivo al virus.
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