Coronavirus. Gli eroi che perdono la vita in battaglia: morti 23 medici

Aumentano spaventosamente i medici italiani morti per coronavirus. L”elenco caduti’ curato dalla Fnomceo (Federazione nazionale Ordini medici chirurghi e odontoiatri) aggiorna il totale a 23 vittime, di cui 11 medici di famiglia. L’ultimo deceduto è un medico legale di Bergamo, Rosario Lupo, scomparso oggi.

Perdere la vita per salvare quella degli altri. Sale a 23 il numero dei medici uccisi dal coronavirus. Non hanno mai arretrato di un passo e si sono sempre adoperati per salvare più vite possibile, ma anche loro hanno ceduto. L”elenco caduti’ curato dalla Fnomceo (Federazione nazionale Ordini medici chirurghi e odontoiatri) aggiorna il totale a 23 vittime, di cui 11 medici di famiglia. L’ultimo deceduto è un medico legale di Bergamo, Rosario Lupo, scomparso oggi. Dei 23 medici che ad oggi hanno perso la vita per il coronavirus, diciassette sono lombardi e molti di questi attivi nelle zone più colpite dal virus, come Bergamo, Lodi e Cremona. Tra i primi medici a perdere la vita, Roberto Stella, presidente dell’Ordine dei Medici di Varese e Marcello Natali, 57 anni, medico di base a Codogno e segretario della Federazione di Medicina generale di Lodi. Tra tutti i decessi per coronavirus, i medici raggiungono una percentuale del 12%.

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La ventunesima e la ventiduesima vittima del coronavirus tra i medici sono stati Leonardo Marchi, 64 anni, medico infettivologo e dal 2009 direttore sanitario della Casa di Cura San Camillo di Cremona, e del dottor Manfredo Squeri, medico ospedaliero in pensione a Parma. Squeri lavorava come medico responsabile del reparto di Medicina alla Casa di cura «Piccole Figlie», convenzionata con il Servizio sanitario nazionale.

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