Massimo Giletti appare molto provato e sensibile sulle cause che il coronavirus sta portando nel nostro paese. In particolare, il conduttore torinese scoppia in lacrime per la storia di una delle tante vittime da Covid-19
La puntata di domenica di Non è L’Arena apre con una triste storia che assomiglia a centinaia di altre, le stesse che purtroppo in questi giorni stanno riempendo il web, i giornali e la televisione: quella della morte, in questo periodo di pandemia da coronavirus.
Tra gli ospiti in studio c’era anche Matteo Salvini, ma Massimo Giletti (leggi la biografia QUI) ha incominciato il programma con le lacrime agli occhi, raccontando la storia di una vittima da Covid -19. La storia che ha raccontato il conduttore è quella di Michela e di suo padre Marcello da Cremona. Probabilmente Giletti voleva rendere partecipi i telespettatori di una vicenda sanitaria tipica di questi giorni, ma la sua voce incomincia a spezzarsi per la troppa commozione, che sfocia poi nelle lacrime: “Ho vissuto lo stesso problema e so che tuo papà c’è, come c’è il mio”. Commenta il conduttore ricordando la morte del padre novantenne deceduto i primi di gennaio.
Ma il conduttore di “Non è l’arena” non è nuovo a mancanza di autocontrollo in “area coronavirus”: infatti recentemente ha perso la pazienza sia con Matteo Renzi che con Giorgia Meloni.
Durante un collegamento con Matteo Renzi, Giletti risponde cosi sulla gaffe degli spread, della presidente della Banca Centrale Europea : “Una come Lagarde che si permette di dire una cosa di questo tipo è scandaloso. Un Paese serio come l’Italia non può accettarlo. È una cosa vergognosa, io come italiano mi sento schifato. Dovete avere il coraggio di chiedere le dimissioni. Ne vogliamo prendere atto e tirare fuori le p**** in Europa”.
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Un vero battibecco invece si è visto con la leader del partito Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “In Cina hanno costruito ospedali ex novo in dieci giorni. Perché il nostro Paese non lo può fare? Ne abbiamo bisogno oggi, lo dicono i medici”, ha chiosato il giornalista. “Il confronto non regge”, è stata invece la replica di Meloni, “quello è un regime comunista. Significa che non ci sono i principali diritti”. “Vabbè, ma siamo in emergenza”, ha ribattuto Giletti. “Chi racconta i cinesi come punto di riferimento o come salvatori della patria non mi frega”, ha risposto la Meloni“perché prima di portarci le mascherine, ci hanno portato il virus“.
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