Emergenza coronavirus in Lombardia. Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana lancia un appello al ministro della Salute Speranza: è necessario accelerare la sperimentazione dell’Avigan.
E’ chiaro l’allarmato appello che il governatore Attilio Fontana rivolge al ministro della Salute Speranza: è assolutamente necessario che il governo acceleri la sperimentazione dell’Avigan. Questo perché al momento il farmaco giapponese può esser sperimentato solo dall’Aifa. Il protocollo, infatti, renderebbe impossibili eventuali sperimentazioni sul territorio. “La sperimentazione non può più essere effettuata a livello regionale”, afferma Fontana. E aggiunge: “Manderò una richiesta al ministro Speranza per chiedere che possa accelerare il più possibile questa sperimentazione per capire se questo farmaco possa essere utilizzato”. Si cerca quindi di aprire il prima possibile un probabile utilizzo del farmaco su tutto il territorio nazionale.
Il farmaco antinfluenzale Avigan ha fatto molto parlare di sé in questi giorni. E’ stato utilizzato sia in Cina che in Giappone, in alcuni casi con risultati positivi. Ma sull’Avigan (favipiravir), l’AIFA l’agenzia del farmaco chiede cautela. Il farmaco non è autorizzato né in Europa, né negli Stati Uniti. Nel corso della conferenza stampa della protezione civile Franco Locatelli, presidente del consiglio superiore della sanità ha affermato: “Un conto è parlare di sperimentazione per testare e verificare eventuali soluzioni terapeutiche, un altro è passare per una soluzione sicura farmaci che sembrano avere avuto risultati positivi sui quali però non c’è alcuna prova scientifica”. Più che legittima quindi la sperimentazione, ma bisogna evitare ogni tipo di fretta improduttiva e non scientifica. “Ben vengano le prove, i test. Ma fino a quando non c’è prova ed evidenza di efficacia, e oggi questa prova non c’è, raccomando prudenza e cautela. Non possiamo indurre speranze che poi rischiano di andare pesantemente deluse e frustrante”, ha aggiunto.
Durante la conferenza stampa, il governatore lombardo ha poi aggiunto: “Ho inviato una nota formale al ministro dell’Interno Lamorgese, con la quale ho avuto anche una telefonata prima dell’invio”. E’ in corso, infatti, un’ulteriore smistamento di poteri tra regione Lombardia per quanto riguarda le strette da applicare. “Chiedo che il ministero esprima il suo parere se si debba applicare l’ordinanza della Regione Lombardia o il Dpcm. Abbiamo chiesto al ministro perché in questo momento non si deve creare alcun conflitto”.
Sembrerebbe infatti che fra il Dcpm e l’ordinanza regionale ci siano “alcuni conflitti”. All’interno di queste discordanze “ci sono dei dubbi su quale delle due debba prevalere”, aggiunge Fontana. Per questo “ho chiesto il parere all’ufficio legale e ad alcuni giuristi e la risposta è stata che deve prevalere l’ordinanza regionale”, ha evidenziato il presidente della Regione.
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