Coronavirus, ecco perché Avigan non è panacea per morbo

Coronavirus, Avigan non è esattamente la panacea per il morbo. Un video girato da SkyTg24 in Giappone, spiega le ragioni per cui questo farmaco non sarebbe così affidabile

La ricerca di un farmaco in grado di debellare il Coronavirus, morbo che ha già mietuto numerose vittime in tutto il mondo, è ormai molto intensa. Ci sono diversi farmaci in sperimentazione che hanno attenuato i sintomi del morbo, portando in alcuni casi all’estubazione del paziente (con Tocizilumab) o comunque a farlo star meglio, come nel caso del Remdesivir. Qualche giorno fa, tuttavia, un video postato su Facebook da Cristiano Aresu, farmacista 41enne laziale spesso in visita in Giappone, avrebbe acceso le speranza di molti.

Nel video, l’uomo sosteneva che in Giappone circola un farmaco molto efficace come terapia per il Coronavirus, detto Avigan. Tale farmaco avrebbe permesso al Giappone di condurre una vita del tutto normale, “tornando a respirare”. I dubbi dei medici italiani in merito sono molti, ma il ministro Speranza ha da poco annunciato che il farmaco verrà sperimentato anche in Italia.

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Coronavirus, Avigan darebbe pericolosi effetti collaterali

Tuttavia, da un’indagine condotta da SkyTg24 in Giappone, sembrerebbe che il farmaco dia luogo a diversi effetti collaterali. Avigan era in commercio dal 2012 come farmaco utilizzato contro l’influenza, tuttavia è stato tolto dal commercio proprio per le suddette ragioni. Tra gli effetti collaterali più pericolosi, la malformazione dei feti nelle donne gravide e per tutti gli altri forme pericolose di manie depressive. Manie che, in alcuni casi, spingevano anche al suicidio.

Gli effetti collaterali di Avigan sono consultabili sul sito della PMBE, agenzia del farmaco.

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Tutto questo è confermato anche dal dottor Nishi Oheda, immunologo giapponese, il quale afferma che il farmaco non solo non si vende in Giappone ma il Paese nipponico non sarebbe nemmeno il suo produttore.