Su Canale5 andrà in onda martedì 24 marzo il film Pelè, che racconta l’incredibile storia del leggendario giocatore brasiliano. Per l’occasione, ricordiamo alcuni dei migliori film sul calcio di sempre.
Pelè, in onda martedì 24 marzo su Canale 5, racconta la storia di un semplice ragazzo di strada che raggiunge la gloria, appena diciassettenne, trascinando la nazionale brasiliana alla vittoria del suo primo mondiale. Il calcio è da sempre considerato lo sport più difficile da filmare, ma tra documentari e film, le storie che lo raccontano sono state messe in scena numerose volte dal cinema. Più frequentemente il mondo dei tifosi, quello del business e degli allenatori. Molto più raramente quello dei giocatori. Questo perché il calcio giocato è complicato da filmare per il grande schermo: richiede uno stadio pieno e tanti atleti che devono coordinarsi in uno spazio molto grande. Servono quindi soldi e mezzi per farlo. Nonostante ciò, il cinema ha comunque trovato altre maniere per aggirare il problema.
A carriera finita, un ex calciatore vive senza soldi come un senzatetto. L’incontro con un ragazzo dal prodigioso talento lo spinge a formare e ad allenare una squadra di talenti che fonde il calcio con il kung fu. Si tratta di una commedia sul calcio, ma dallo stile esagerato e caricatissimo. Il film, nella sua versione originale (purtroppo l’adattamento italiano rovina tutto), è esilarante e contiene numerosissime scene di calcio giocato tra le più assurde mai realizzate.
La storia di uno degli allenatori più maledetti e mitologici della storia del calcio inglese. Il film racconta i giorni da allenatore di Brian Clough, successore di Don Revie sulla panchina dell’odiato Leeds United. A scriverlo, uno dei migliori sceneggiatori britannici: Peter Morgan. Il maledetto United contiene poche scene di calcio ma è in grado come pochi altri film di veicolare il vero senso di quello sport.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, il capo di un campo di prigionia organizza una partita di calcio tra tedeschi e prigionieri inglesi, che si trasforma in una opportunità di fuga per questi ultimi. Quello di John Huston è il film americano che ha definitivamente insegnato agli europei come filmare il calcio al cinema. Non è mai una questione di realismo o vero sport, ma di simulazione, finzione e linguaggio per immagini. Vero contesto storico, ma una falsa storia animata da un romanticismo esasperato che funziona oggi come ieri.
Il protagonista del film di Mario Camerini è Raf Vallone, ex giocatore di calcio del Torino, che si è venduto la sua ultima partita ma a fine primo tempo ha un rigurgito d’orgoglio e decide quindi di rimediare agli errori fatti e di vincerla, da solo. Contiene alcune delle migliori scene di calcio di sempre.
Il film, sceneggiato da Nick Hornby, parla del calcio visto dalla parte dei tifosi. Lo scrittore inglese è sempre stato bravissimo a raccontare la maniera in cui gli uomini vivono i loro interessi e le loro passioni. Febbre a 90° adatta l’omonimo libro trovando la maniera di lavorare sull’attaccamento allo sport che si ama e la capacità di viverlo senza giocarlo.
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