A differenza di quanto annunciato qualche giorno fa da un comunicato Mediaset, Live – Non è la D’Urso non andrà in onda anche martedì 24 marzo.
Attraverso un comunicato Mediaset aveva annunciato il doppio appuntamento con Live-Non è la D’Urso, in queste settimane dedicato totalmente all’emergenza coronavirus. Vista la momentanea carenza di personale, però, questo non è possibile. Non si esclude tuttavia la possibilità che vengano trasmesse due puntate del programma a partire dalla settimana prossima.
Ecco di seguito quanto spiegato dalla stessa Barbara D’urso (scopri la sua carriera) nel corso della puntata del 22 marzo: “Qualche giorno fa, Mediaset ha fatto un comunicato dicendo che Live non è la D’Urso sarebbe andato in onda anche al martedì sera. Quindi avremmo raddoppiato. Io, con molto orgoglio, ho accettato questa richiesta da parte del mio Editore, dal direttore generale Mauro Crippa. Naturalmente siamo qui a disposizione”.
La carenza di personale, però, rende momentaneamente infattibile la possibilità di trasmettere due puntate di Live-Non è la D’Urso a settimana.
Come affermato dalla conduttrice, infatti: “Devo confessarvi una cosa: man mano che passano i giorni, qui al centro di produzione di Milano, diventa sempre più complicato. Siamo sempre di meno, dobbiamo rinunciare anche a delle telecamere, ai cameraman, ai tecnici. Siamo davvero in pochi. Siamo meno del 30 per cento di quelli che siamo in generale. Tutte le sere Mediaset garantisce una diretta su Rete 4, quindi, le squadre e i tecnici sono quelli. Sono pochi. Per cui, non siamo anche in grado di garantire produttivamente e organizzativamente di essere dopodomani sera in onda“.
Barbara D’Urso, comunque, non esclude la possibilità che a breve si possa assiste al tanto atteso raddoppio di Live – Non è la D’Urso, tanto da affermare: “Lo saremo a breve. Man mano passano i giorni e qualcuno ritorna. Lo ripeto. Io sono a disposizione. Magari faremo il raddoppio, i tripli. Io sono qui e faccio quello che mi chiede l’azienda. Lo farò per voi, insieme a voi non questo martedì, probabilmente la settimana prossima. Vedremo. Dipende da quanti rimaniamo qua. Questa è la verità. Non volevamo nascondervi niente. Saremo qui in 5 o 6 rispetto ai cento di prima, tutti protetti con la mascherina. Perché essere a lavoro si rischia. Saremo qui, con grande amore, ogni volta che l’azienda chiederà di esserci”.
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