Alla stazione centrale di Milano sono stati respinti circa dieci viaggiatori diretti al sud, a causa dei controlli più rigidi dopo le nuove direttive sugli spostamenti per far fronte all’emergenza di Coronavirus.
La nuova ordinanza adottata congiuntamente dal Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e dal Ministro della Salute Roberto Speranza prevede lo stop assoluto di qualsiasi spostamento non necessario. La ratio è impedire ulteriori fughe di persone verso il sud e arriva insieme allo stop delle attività produttive che il premier Conte ha annunciato ieri.
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Circa una decina di viaggiatori sono stati fermati alla Stazione Centrale di Milano e non hanno passato i controlli per poter accedere ai treni. Da questa mattina, infatti, sono in vigore misure più rigide sugli spostamenti e controlli più serrati su tutti coloro che vogliono mettersi in viaggio.
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Ci sono state scene di isteria e di pianto non appena le forze dell’ordine hanno intimato ai viaggiatori in partenza sui treni per Salerno e Napoli di restare a terra e di allontanarsi dalla stazione. I passeggeri sono stati sottoposti a controlli rigidi e approfonditi sull’attendibilità delle autocertificazioni prodotte, dei documenti consegnati e sulla temperatura corporea.
Anche a Napoli sono stati effettuati controlli. Alla stazione ferroviaria di Napoli Centrale, infatti, i viaggiatori che erano su tre convogli sono stati sottoposti alla verifica della reale sussistenza dei motivi che permettono lo spostamento dei singoli passeggeri e la corrispondenza a ciò che era dichiarato nelle certificazioni presentate.
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I tre treni sottoposti a controlli nella stazione di Napoli sono il Torino-Napoli arrivato alle 15,03; il Venezia-Napoli giunto in stazione alle 15,48 e il Milano-Salerno il cui arrivo è previsto alle 22,12 di questa sera.
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I controlli sono stati effettuati dagli agenti della polizia ferroviaria della Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), dagli operatori della Protezione Civile Regionale e dalla Federazione dei Medici di Medicina Generale. Oltre alla sussistenza dei validi motivi per potersi spostare, i viaggiatori sono stati sottoposti alla misurazione della temperatura corporea mediante un termoscanner. Tutti coloro che hanno fatto registrare una temperatura superiore ai 37.3 gradi sono stati portati in un presidio all’interno della stazione per un consulto più approfondito da parte dei medici.