Coronavirus, appello di 243 sindaci nel Bergamasco: “Fermiamo tutto”

Emergenza coronavirus nel Bergamasco. “È arrivato il momento di fermarci, ma per davvero. Confidiamo in voi”. L’appello firmato dai 243 sindaci dei Comuni lombardi, a partire dal primo cittadino di Bergamo Giorgio Gori

Code ai supermercati si registrano in tutta Italia

“È arrivato il momento di fermarci ma per davvero di fronte al coronavirus. Confidiamo in voi”. E’ l’appello firmato dai 243 sindaci dei Comuni Bergamaschi, a partire dal primo cittadino di Bergamo Giorgio Gori, inviato al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al governatore lombardo Attilio Fontana. “Al momento – spiegano – riteniamo che l’adozione di coraggiosi nuovi provvedimenti restrittivi possa rappresentare l’unica ed auspicabile soluzione per una tragedia che sembra oggi, che i contagi aumentano inesorabili, non avere fine”.

Un appello raccolto pienamente a Brescia, dove si auspica la chiusura totale. “Le terapie intensive della Lombardia non hanno più posti. Il mio appello alle istituzioni è: chiudere tutto. Non si può continuare a far circolare le persone». Lo ha detto Sergio Cattaneo, primario di cardiorianimazione degli Spedali Civili. Pensiero condiviso anche da Paolo Terragnoli, primario del pronto soccorso della Clinica Poliambulanza. “Aumentano sempre più i giovani contagiati. Ô finito il momento di uscire, bisogna stare a casa e va chiuso tutto”.

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Coronavirus, positivo faceva la spesa al supermercato (Getty) - meteoweek.com
Code ai supermercati (Getty) – meteoweek.com

Segnali positivi dal Veneto, ma preoccupano le code ai supermercati

Segnali incoraggianti e prudenza al massimo. E’ bene rimanere prudentissimi e, soprattutto, restare a casa. Ma è un fatto che da qualche giorno a questa parte dal Veneto arriva qualche segnale di rallentamento dell’epidemia. Questa mattina (21 marzo) la Regione Veneto ha diffuso due dati interessanti. Innanzitutto i nuovi ricoveri in terapia intensiva sono stati 13, il 5,5% in più rispetto ai dati del pomeriggio del 20 marzo. Un aumento percentuale relativamente basso rispetto a quello della settimana scorsa. Anche l’aumento dei positivi (+380) equivale ad una crescita del 5,5%. Nella giornata precedente secondo i dati della Protezione Civile l’aumento dei casi di positività al Coronavirus nel Veneto è stata dell’8,4% contro una media italiana del +14,9%.

Preoccupa invece la situazione supermercati. Dopo le code di ieri negli store di tutta Italia, a Milano anche oggi, all’esterno dei punti vendita, la gente ha cominciato a mettersi in fila intorno alle 6.30. All’Esselunga, una delle più note, la coda si snoda già per quasi tutto l’isolato, e continuano ad arrivare persone. Il punto vendita dovrebbe aprire alle 7.30 e chiudere alle 20. Esselunga, che ha ridotto di poco gli orari, ha annunciato ingressi prioritari per medici e infermieri. Stessa situazione si registra nei supermercati delle principali città.

Numeri poco confortanti anche sul fronte denunce. Ieri le Forze di polizia – indica il Viminale – hanno controllato 223.633 persone e 9.888 sono state denunciate. Gli esercizi commerciali controllati sono stati 91.129, denunciati 104 esercenti e sospesa l’attività di 19 esercizi commerciali. I 10mila denunciati in un giorno sono un record dall’avvio dei controlli, l’11 marzo.

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