L’attore Jesse Eisenberg dopo anni è tornato a parlare del suo personaggio in Now You See Me e la possibilità di realizzare nuovi sequel.
Dall’ultima volta che il pubblico ha avuto modo di vedere all’opera la squadra di maghi nei film Now You See Me 1 e 2 sono passati quasi quattro anni. Nonostante i vari commenti in merito alla realizzazione del terzo film, fin ora non è emerso alcun dettaglio confortante che confermasse questa ipotesi.
L’attore Jesse Eisenberg durante un’intervista rilasciata a ComingSoon.net parlando dei suoi ultimi progetti, ha parlato anche del futuro di Now You See Me e del suo personaggio J. Daniel Atlas.
Now You See Me | Jesse Eisenberg parla del suo personaggio
L’attore, che interpreta il presunto leader e un po ‘arrogante illusionista J. Daniel Atlas, durante l’intervista a Coming Soon ha ammesso tranquillamente che avrebbe voluto interpretare nuovamente Atlas in un terzo film. Aggiungendo inoltre, che sarebbe ben predisposto a ritornare a lavorare per un “film divertente da realizzare” con i suoi colleghi con i quali ha lavorato serenamente nei due capitoli precedenti.
“Adoro il mio personaggio, ho contribuito a crearlo secondo la mia idea. Per il primo film, c’era una sorta di progetto originale, ma quando ho detto che avrei voluto interpretare questo mago brillante ma arrogante, è stato molto divertente realizzarlo. Per un artista timido come me, interpretare un personaggio sfacciato mi ha aiutato molto, psicologicamente parlando.”
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Now You See Me | la verità sul sequel secondo Jesse Eisenberg
Durante l’intervista è stato domandato a Eisenberg se avesse avuto modo di sentire qualche rumors riguardante il terzo film di Now You See Me. Purtroppo, secondo la sua testimonianza, né lui né i suoi colleghi hanno sentito notizie riguardo un possibile sequel.
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Eisenberg ha detto: “Di tanto in tanto ho sentito dire dai miei amici ‘Ho sentito qualcosa’ e chiedendo maggiori informazioni domando: ‘Oh davvero? Che cosa hai sentito?. Ma tutto ciò che mi dicono è” Ho sentito che ci stanno ancora lavorando. A questo punto, mi chiedo che senso ha tutta questa limitazione. Anche perché se passa abbastanza tempo, potrebbe non essere più interessante come una volta.”