Il coronavirus spaventa l’amministrazione di Donald Trump non solo su un piano sanitario ma anche politico per la crisi economica che potrebbe coinvolgere tutto il paese.
Di fronte al rischio di una pesante recessione che potrebbe coinvolgere tutti gli Stati Uniti portando incertezza e instabilità, il presidente americano Donadl Trump ha deciso di schierare tutto il potenziale di cui dispone. E anche se i rapporti con la Federal Reserve rimangono pessimi – proprio pochi giorni fa aveva chiesto la rimozione del presidente della banca centrale americana Jerome Powell – i soldi da investire sono una enormità.
Trump, nella conferenza stampa con la quale ha anticipato alcuni dei temi che presenterà al congresso, ha parlato di un trilione di dollari, una cifra difficile persino da rendere in numeri. Mille miliardi di ‘bucks’, verdoni – così come li chiama Trump, per mantenere stabile l’economia del paese e andare incontro alle esigenze delle famiglie. Si sa già che ci sarà sicuramente un forte prezzo da pagare in termini di occupazione. La cifra che nella media andrà in tasca a ogni famiglia sarà vicina ai 2400 dollari.
Intanto però la Federal Reserve continua a spendere: in una settimana sono stati investiti 250 miliardi di dollari per comprare titoli del Tesoro e tenere bassi spread e tassi di interesse. Ma quello che incombe è l’immediato: la prima tranche legata all’emergenza coronavirus è di 8,3 miliardi di dollari ed è già stata approvaata dal Congresso. A breve ne verrà ratificata una seconda da 50 miliardi che dovrebbe andare quasi completamente alla Federal Emergency Management Agency, quella che è la nostra Protezione Civile, per l’allestimento di ospedali, soccorsi sul territorio e l’acquisto di kit per la diagnostica.
L’ultima tranche sarà la più pesante dai 1000 ai 1500 miliardi per sostenere la piccola e la media impresa, evitare il ricorso pesante alla disoccupazione oltre a un pocket money per le famiglie che avranno a disposizione liquidità per le necessità quotidiane. Un salvagente di 2400 dollari a famiglia con un bonus di circa 500 dollari per ogni figlio tenendo presente quello che sarà l’impatto sulle industrie. Il segretario del tesoro Steve Mnuchin ha parlato ufficiosamente di un peso violento sull’economia americana: si temono quattro milioni e mezzo di posti di lavoro in meno, forse cinque. Nella peggiore delle ipotesi gli USA piomberebbero in un baratro: dall’attuale 3,5% al 20% del tasso di disoccupazione.
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