Napoli: una donna disperata denuncia il marito che frequentava una sala giochi clandestina. Denunciato il “gestore”, che non faceva nemmeno rispettare le norme di distanziamento sociale anti coronavirus.
Dramma della disperazione e della ludopatia a Napoli. In preda allo sconforto una donna ha chiamato in forma anonima la Polizia per segnalare che nella zona del Borgo di Sant’Antonio Abate di Napoli c’era una sala giochi illegale frequentata dal marito – giocatore d’azzardo – che stava mandando sul lastrico la sua famiglia. Ed proprio lì che i poliziotti del commissariato Vicaria-Mercato, con uno stratagemma adottato durante un servizio “anti aggregazione” hanno scoperto il locale, una specie di garage, in cui si riunivano, verosimilmente ludopatici anche in violazione delle disposizioni emesse dal Governo per contenere l’epidemia di Covid-19.
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Un uomo, di 46 anni, con precedenti per reati connessi al
gioco d’azzardo – che secondo le forze dell’ordine gestiva la
sala giochi illegale – è stato denunciato per esercizio di gioco
d’azzardo e possesso di una decina di videopoker.
La Polizia di stato ha anche contestato la violazione del
decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri emesso lo
scorso 9 marzo per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Sia il locale che le slot sono state sequestrate.