Proseguono i nostri consigli cinematografici e televisivi per le vostre giornate in casa. Oggi vi suggeriamo il film Don’t Worry, diretto da Gus Van Sant con Joaquin Phoenix, Jonah Hill e Rooney Mara, disponibile su Amazon Prime Video.
“Don’t Worry è la migliore interpretazione che io abbia mai fatto o realizzerò mai, ma nessuno ha visto il film perché Amazon ha fatto completamente un casino”. È quanto dichiarato da Jonah Hill tramite la pagina Instagram di GQ, lamentandosi della distribuzione ricevuta dal film diretto da Gus Van Sant. Nonostante le sue (comprensibili) rimostranze, il film è oggi disponibile su Amazon Prime Video e ve lo consigliamo per questi giorni in cui siamo tutti a casa per limitare la diffusione del nuovo Coronavirus.
Don’t Worry su Amazon Prime Video
Don’t Worry trova il suo fascino nelle idiosincrasie dei protagonisti e nella descrizione che fa del suo protagonista, un uomo che tradisce sempre le aspettative di chi lo osserva da fuori e lo giudica sulla base dell’idea che si è fatto superficialmente di lui. Sono questi piccoli tocchi di autorialità (di Van Sant che dirige, ma anche e soprattutto dei suoi attori, che ci mettono molto del loro) a dare un senso ad una sceneggiatura che sceglie invece di svelare i sentimenti nella maniera più grossolana possibile, affidando completamente regia e alle interpretazioni del cast il compito di approfondire una complessità costantemente sottintesa. Come in Gerry con Damon ed Affleck, anche qui i dialoghi verbosi fra i personaggi sono utilizzati per far emergere la bravura di chi li recita. Ciascun attore adotta quindi un approccio diverso per evidenziare i segni peculiari del suo personaggio e nella differenza di approccio si rivela la differente sensibilità nell’affrontare gli stessi problemi nella vita.
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Un film che si regge sugli attori
Non è infatti uguale il modo in cui Joaquin Phoenix, Jonah Hill o Udo Kier sceglieranno di caratterizzare i propri personaggi, così come non è uguale il modo in cui i loro personaggi scelgono di rivelarsi ai loro compagni nelle sessioni di terapia. Come sempre Van Sant non costringe lo spettatore ad empatizzare con il suo protagonista (la cosa più banale e facile che si potrebbe fare quando si realizza un film sulla disabilità). John Callahan, famoso per l’umorismo cinico e aspro dei suoi lavori da fumettista, sembra invece essere la sola persona nel film a non possedere per davvero quel tipo di umorismo che mette nei suoi lavori. John ammorba i suoi compagni di viaggio (che hanno problemi anche più grandi dei suoi) con discorsi lacrimevoli sulla sua condizione di disabile e risponde con aria offesa a chi prova a scherzarci sopra.
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Un mondo irreale
Eppure John, interpretato in maniera eccezionale da Joaquin Phoenix, è sempre così puro e genuino nei suoi momenti di dolcezza (come nelle occasioni in cui non riesce a frenare la sua rabbia), da sembrare immerso in un mondo che vero non lo è per nulla. Le persone che lo circondano sono così sopra le righe da non sembrare reali e le sue “visioni” lo alieneranno da un mondo che appare sempre meno credibile e, per questo, sempre meno tollerabile.