La sede della Banca Centrale Europea a Francoforte (Photo by DANIEL ROLAND/AFP via Getty Images)
Contromisure drastiche da parte della Banca Centrale Europea che prepara un superstanziamento da750 miliardi.
Evidentemente ha cambiato idea. OK gliel’hanno fatta cambiare: perché la frase infelice di qualche giorno fa (“il ruolo della BCE non è quello di fermare lo spread”) che aveva mandato nel panico diversi listini compresi i nostri, non era piaciuta nemmeno al suo stesso consiglio direttivo. E così Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, è scesa a più miti consigli.
È stata una lunga notte quella appena trascorsa con tutto il consiglio direttivo della BCE riunito telefonicamente per capire come arginare una crisi che il coronavirus rischia di far diventare globale mettendo in ginocchio tutta l’economia europea. Come, forse peggio di una guerra.
A notte inoltrata arriva finalmente la notizia più attesa: “Abbiamo approntato risorse pari a circa 750 miliardi di euro in titoli pubblici e privati che potranno essere acquistati da qui alla fine dell’anno – dice Christine Lagarde – ma si tratta solo del primo passo. Per salvare l’Euro la BCE non si pone alcun limite”.
Ieri lo spread sui BTP italiani era salito a quota 330 ma la BCE lo aveva rimodulato grazie a un massiccio acquisto di titoli di Stato tramite Bankitalia. In tarda serata era già sceso a 270. L’Italia non è l’unico paese che sta vivendo questa emergenza: anche Belgio, Francia e Germania sono in grande difficoltà e hanno messo in forte pressing BCE e Lagarde per soluzioni concrete.
Ieri è trapelata dalla Banca centrale europea una prima stima circa la recessione in Europa se l’attuale stato di crisi, con il lockdown di diversi paesi proseguirà. Lo studio si basa su un periodo di emergenza di circa tre mesi al termine dei quali, l’Europa, potrebbe accusare una recessione pari al 5 per 100. Una enormità.
La BCE, dunque, sta cercando di dimostrare di voler fare la sua parte in un’emergenza senza precedenti ma, alla stessa maniera, chiede collaborazione anche ai vari governi. La priorità, a livello locale, è che le aziende che in queste settimane sono state costruite a chiudere o a riconvertire completamente la propria produzione, non falliscano e che il numero dei disoccupati in Europa salga a livelli di guardia. Il messaggio, da parte della BCE ai vari governi, compreso quello italiano è aiutare le imprese perché restino aperte e cercare in tutte le maniere di alimentare il mercato e favorire i pagamenti.
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