Con le 427 vittime annunciate oggi dalla protezione civile l’Italia supera anche la Cina con un tributo di vite umane terribile, 4.440 vittime complessive.
Una strage
Ogni giorno cambia: ma con piccole variazioni che non servono come base statistica per capire se davvero ci sono dei progressi. Ieri il numero di contagi sembrava essere leggermente in flessione e di fronte al giorno più nero sotto l’aspetto dei decessi (475) si apprezzava un incremento nel numero dei guariti. Oggi purtroppo l’Italia registra un numero di contagiati altissimo, notevolmente superiore alle aspettative e le 427 vittime di oggi portano l’Italia a essere il paese con il più alto numero di vittime in assoluto. Anche più della Cina.
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Borrelli: “Certezza della morte”
Il dato delle vittime è spaventoso ma il commissario della protezione civile lo legge in una chiave di merito: “Non possiamo negare che il numero delle vittime sia spaventosamente alto e che ogni giorno i decessi sono molto più alti di quelli che vorremmo poter sottolineare ma dobbiamo dare atto al nostro sistema che i dati sono assolutamente certi. In un’emergenza di questo tipo è assolutamente fondamentale avere certezza dei dati dal punto di vista diagnostico ma anche dal punto di vista delle cause del decesso. Serve per isolare, aumentare le precauzioni e creare protocolli di attenzione. Il numero è alto, ma è perché abbiamo davvero individuato tutti i fattori di rischio e le cause che si potevano intercettare”.
Il Modello Italia
Borrelli analizza i dati con una certa freddezza, nonostante la loro drammaticità: “Dobbiamo andare avanti con i nostri programmi e proseguire senza alcuna incertezza invitando al massimo rispetto dei decreti e delle norme, all’igiene e alla massima cautela – dice Borrelli – troppe le persone in giro senza motivo, troppi i contatti anche all’interno dello stesso nucleo familiare. Se una persona è in isolamento in casa e ha contatti con un familiare che esce, si crea un fattore di rischio enorme per un numero grandissimo di persone. Sono comportamenti che non ci possiamo permettere. Occorre il massimo senso di responsabilità individuale e all’interno delle stesse famiglie”.
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Perché più morti in Italia
Perché questo virus purtroppo attacca e uccide le persone deboli o con gravi patologie, soprattutto se anziane. In Italia il numero di persone con più di 70 anni è del 23%, in Cina era dell’11%. Evidentemente anche questo dato ha contribuito a rendere il nostro paese un terreno fertile per il coronavirus: senza contare che una certezza lentezza, per non dire disinteresse, da parte della popolazione nel rispettare banali prescrizioni di sicurezza, non ha per nulla aiutato il nostro paese