Un’altra buona notizia arriva in queste ore: a Bergamo è stato dimesso il neonato contagiato dal coronavirus, il primo bimbo in Italia ad essere stato colpito dal Covid-19.
Nonostante la drammaticità della situazione nella città di Bergamo, che sta tragicamente contando il numero delle vittime portate via dal coronavirus, una notizia scalda il clima e riporta un po’ di speranza. Come riportano infatti le fonti ufficiali, il neonato, il primo bimbo in Italia ad essere contagiato dal Covid-19, è stato finalmente dimesso dall’ospedale Papa Giovanni XXIII.
Il piccolino, nato lo scorso 11 febbraio presso il nosocomio di Alzano Lombardo (sempre a Bergamo), appena pochi giorni dopo essere venuto alla luce aveva manifestato sintomi preoccupanti, con una febbre molto alta. Era stato ricoverato il 3 marzo presso la struttura ospedaliera, presso la quale gli era stata confermata l’infezione da coronavirus. Sempre nello stesso giorno, anche la madre era risultata positiva al virus. Ora però il piccolo sta bene: è stato dimesso, e potrà tornare finalmente a casa dai suoi genitori.
“Il piccolo è in buone condizioni, respira senza alcun ausilio, cresce bene e mangia. Lo abbiamo trattenuto molto in ospedale perché era il primo caso di un neonato positivo, andava quindi costantemente monitorata l’evoluzione del contagio anche quando i sintomi più evidenti erano spariti”. Questo è quanto ha riferito al giornale la direttrice della Patologia neonatale del Papa Giovanni XXIII, Giovanna Mangili. La stessa che ha poi aggiunto: “Di questo virus si sa pochissimo, era difficile stabilire se il piccolo, una volta sfebbrato e in grado di respirare stesse cominciando davvero a stare bene”.
Nello stesso ospedale di Bergamo, però, sono presenti altri neonati ricoverati dopo aver contratto il coronavirus. Sarebbero tre i piccolini, rispettivamente di soli 11, 22 e 35 giorni di vita. Nessuno di loro, fortunatamente, è grave: respirano autonomamente e le loro condizioni sono tuttora stabili.
Per questo, anche dato il positivo decorso della malattia nel primo sfortunato contagiato, si spera che anche per loro potranno presto aprirsi le porte di casa, dove la loro famiglia li sta frementemente aspettando.
Sembra inoltre accertato, infine, che il virus che i piccolini hanno contratto non rientri con il periodo di gravidanza: infatti, il virus non viene trasmesso dalla madre al feto; di conseguenza, i neonati sono stati contagiati mentre erano già nella loro culla. A tal proposito, del resto, tutti i bambini appena nati a cui attualmente viene somministrato il tampone sul Covid-19 risultano negativi, nonostante le loro madri abbiano invece contratto il virus.
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