Il Vicepresidente della Commissione Bilancio Camera attacca una delle decisioni comprese nel decreto Cura Italia. “C’è molto da fare e da cambiare”, dichiara la Prestigiacomo.
Arrivano le prime pesanti critiche ad alcuni degli aspetti emersi dal decreto “Cura Italia”. E a rivolgerle è Stefania Prestigiacomo, una delle anime storiche di Forza Italia. La deputata del partito guidato da Silvio Berlusconi è anche Vicepresidente della Commissione Bilancio alla Camera. La Prestigiacomo ha emesso una nota in cui attacca una parte del decreto reso noto dal Consiglio dei Ministri nei giorni scorsi. In particolare si pone l’accento sulla proroga di quattro giorni in favore delle imprese, per la presentazione e l’adempimento delle tasse.
“La mini proroga concessa alle imprese di soli 4 giorni per far fronte agli oneri fiscali è ridicola e del tutto distante dai problemi che stanno vivendo le nostre imprese che in questa situazione semplicemente non hanno le risorse per far fronte a questi pagamenti. Se sul piano sanitario Forza Italia garantisce la massima collaborazione, perché è quanto mai necessario adesso rimanere uniti per affrontare l’emergenza, sul fronte economico c’è molto da fare e da cambiare“. Dunque con questa nota, Stefania Prestigiacomo sostiene che non basteranno questi quattro giorni di proroga, considerando i problemi delle imprese italiane.
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In questi giorni di diffusione e di prevenzione dal Coronavirus, bisogna infatti stringere i denti e andare avanti. Secondo la Prestigiacomo, dunque, il tempo concesso dal Governo non può bastare. “Bisogna dare più tempo e lasciare liquidità nelle casse delle imprese, altrimenti rischiano la chiusura definitiva non avendo le risorse per reggere i pagamenti e le spese per i lavoratori che stanno usufruendo delle ferie e della cassa integrazione. Ci sono migliaia di imprese che,senza i sostegni adeguati, rischiano di non riaprire più. Il governo rimandi i pagamenti fiscali per un semestre e spalmi il totale dovuto all’erario nei prossimi anni. Solo così le aziende avranno un po’ di respiro“.
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Un altro attacco ben assestato da parte della Prestigiacomo riguarda l’accesso alla Cassa integrazione guadagni. In particolare la forzista attacca una serie di restrizioni nei confronti di persone che avrebbero diritto a questo provvedimento. “Ci sono nuovi appesantimenti procedurali per accedere alla Cig, come l’obbligo di contattare tutti i sindacati e farsi autorizzare da loro il ricorso alla Cig non previsto dalla legge vigente che per eventi oggettivamente non evitabili, mentre l’impresa deve solo comunicare durata e numero dei lavoratori interessati alla Cig“.