Sostenere le imprese italiane nel fronteggiare l’emergenza globale del Coronavirus: Intesa San Paolo non si tira indietro.
Intesa San Paolo sostiene le piccole e medie imprese: mettendo a disposizione due misure per un importo complessivo di 15 miliardi di euro. Le misure prevedono:
- Un plafond di 5 miliardi di euro, per nuove linee di credito aggiuntive rispetto a quelle preesistenti, della durata di 18 mesi (meno un giorno), di cui 6 di pre-ammortamento, con condizioni favorevoli, a partire dalle spese di istruttoria. Tali linee possono essere concesse a clienti e non clienti che al momento non beneficiano di linee di credito disponibili;
- La messa a disposizione di 10 miliardi di euro di liquidità per i clienti Intesa Sanpaolo, grazie a linee di credito già deliberate a loro favore e ora messe a disposizione per finalità ampie e flessibili, quali la gestione dei pagamenti urgenti.
Questo intervento va ad aggiungersi a quello di febbraio in cui aveva sospeso per 3 mesi delle rate dei finanziamenti in essere (per la sola quota capitale o per l’intera rata) prorogabile per altri 3-6 mesi in funzione della durata dell’emergenza.
“In questa fase di estrema emergenza, abbiamo il dovere di impegnare ogni risorsa, per dare il massimo sostegno alle imprese italiane e consentire loro, superate le difficoltà contingenti, di ripartire il prima possibile – commenta Carlo Messina, CEO di Intesa Sanpaolo, Mettiamo in campo un ammontare significativo di risorse, pari quasi a un punto di PIL. Possiamo farlo perché Intesa Sanpaolo ha le dimensioni, la solidità e una presenza capillare tali da consentire interventi di dimensioni straordinarie in tutti i territori del Paese, dando supporto a tutte le imprese. Le direzioni regionali grazie alla professionalità delle nostre persone e all’ampia delega di cui dispongono nell’erogazione di credito assicureranno al meglio l’efficacia dell’intervento”. “Il nostro obiettivo – conclude Messina – è salvaguardare il valore del Made in Italy, l’eccellenza delle filiere produttive, la forza del nostro export. Siamo convinti che le capacità e la resilienza degli imprenditori italiani consentiranno al nostro sistema produttivo di recuperare rapidamente terreno e di riposizionarsi in maniera vincente nello scenario che emergerà dalla crisi”.