Controlli più rigidi sull’osservanza del decreto ministeriale non solo tra le persone ma anche tra i negozianti.
Troppi furbetti
Le conseguenze più irritanti dei continui controlli sul decreto ministeriale firmato dal Governo Conte per la prevenzione dal contagio di coronavirus, non bisogna registrare solo le persone che continuano a farsi gli affari, loro andando al mare e a passeggio. Infischiandosene di poche e semplici regole soprattutto nell’interesse della vita degli altri. Bisogna purtroppo registrare anche un discreto numero di esercizi commerciali che hanno aumentato prezzi a livelli di guardia per generi di prima necessità, difficilmente a disposizione tra gli scaffali. Mentre altri nel retrobottega, si sono disgraziatamente dimenticati di staccare le slot machine.
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Da oggi più controlli
Emanata dalla Regione Lazio entra in vigore da oggi un’ordinanza che regolamenterà tutti gli esercizi commerciali stabilendo gli orari di apertura e di chiusura per ogni singola licenza ma, soprattutto, il numero di persone che potranno entrare all’interno di ogni singolo negozio contemporaneamente. L’ordinanza, oltre a questo, chiama a una maggiore responsabilità tutti gli esercenti che saranno passibili di sanzioni molto pesante se le distanze di sicurezza non saranno garantite all’interno di ogni singolo negozio e se gli orari di apertura non saranno rispettati.
Più negozi, meno code
Lo scopo è quello di garantire all’interno di ogni singolo quartiere un certo numero di negozi regolarmente aperti consentendo intendo dunque a tutti di poter trovare i generi di prima necessità senza dover fare troppa strada ed evitando la solita, orrenda, ressa agli scaffali che si è vista nel corso delle ultime settimane un po’ ovunque.
Vale per tutti i negozi
Il provvedimento coinvolge tutti i negozi escluse farmacie e parafarmacie che continueranno a rispettare il loro orario autonomo coordinato dai vari comuni. Tutti i negozi di alimentari dovranno aprire dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 chiudendo obbligatoriamente non oltre le ore 19.00. Apertura consentita anche la domenica ma solo fino alle 15.00. Non ci saranno più negozi aperti H24 e tutti gli esercenti saranno chiamati a mantenere l’ordine dentro e fuori dal negozio con ingressi contingentati che rispettino la distanza interpersonale ed evitino qualsiasi assembramento.
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Sanzioni e chiusure
I controlli saranno massicci: se queste norme non saranno garantite scatteranno sanzioni pesanti fino alla chiusura dei negozi e alla sospensione della licenza. I nuovi orari sono in vigore da oggi fino a domenica 5 aprile compresa. Alcune catene, tuttavia, potrebbero anche decidere di ridurre ulteriormente l’orario, chiudendo la domenica o aprendo solo fino alle 18, come accade già oggi.