Parla Francesca Bendotti, ex cameriera con contratto a tempo indeterminato, oggi disoccupata a causa dell’emergenza coronavirus. “Giovedì 5 marzo sono andata all’hotel come sempre, ma dopo un’ora ci hanno chiamato e ci hanno consegnato la lettera di licenziamento”.
Francesca Bendotti, ex cameriera, è tra i primi ad aver subito sulla propria pelle gli effetti finanziari dell’emergenza coronavirus. Condividendo la sua testimonianza per Adnkronos, ha affermato: “Cerchiamo di farci vedere tranquilli con i nostri figli, ma le preoccupazioni sono tante”. Francesca è indecisa se esser più preoccupata per il presente, o per il futuro, quando sarà costretta a cercare lavoro in un sistema già in ginocchio. E’ rimasta disoccupata per la “drastica contrazione dell’attività lavorativa”. E’ quanto viene affermato nella lettera di licenziamento. Ha 40 anni ed è madre, e racconta: “Giovedì 5 marzo sono andata all’hotel come sempre, ma dopo un’ora ci hanno chiamato e ci hanno consegnato la lettera di licenziamento. A me e ai miei colleghi”.
LEGGI ANCHE -> Coronavirus, come si comportano all’estero: il confronto con l’Italia
La lettera citava: “La presente per comunicarle la cessazione del rapporto di lavoro in essere tra Lei e la nostra Società a seguito della cessazione dell’attività imprenditoriale”. La lettera non lascia adito a interpretazioni: “La forte contrazione dell’attività turistica, conseguente alla diffusione dei recenti casi di polmonite virale (Covid-19) in Italia, ha minato alle fondamenta l’attività imprenditoriale, rendendo impossibile la prosecuzione dell’attività in essere”.
LEGGI ANCHE -> Coronavirus, ISS “8 giorni dall’insorgenza dei sintomi alla morte”
Ora Francesca si trova nella sua casa di Acilia. A questo si aggiungono altre preoccupazioni. Anche il marito lavora nella ristorazione: fa il barista e anche il suo locale è chiuso. Per fortuna solo per il momento. I genitori cercano di tranquillizzare i figli, 13 e 17 anni, ma è difficile. “Ora sarà più dura perché quando finirà tutto e riprenderemo la nostra quotidianità, per me sarà difficile trovare subito un altro lavoro a 40 anni anche per la crisi che stiamo vivendo”. Francesca e i colleghi hanno inviato all’azienda una richiesta: ritirare i licenziamenti. Ma l’azienda non sembra disposta ad accoglierla. In questo scenario, i sindacati non abbassano la guardia. Come fa presente Katia Della Rocca della Cgil: “Non vorrei che questa situazione del coronavirus venga strumentalizzata per ‘liberarsi’ dei lavoratori”.