Il Ministero dell’Interno ha reso noto il nuovo modulo di autocertificazione. In esso bisognerà dichiarare di non essere positivi al Coronavirus e dunque in quarantena.
Il Ministero dell’Interno ha reso noto un nuovo modulo per l’autocertificazione e per essere autorizzati a uscire di casa in questo periodo di quarantena. Si tratta della seconda versione del modulo, più aggiornata rispetto alla prima che è stata resa nota la scorsa setitmana. Il modulo di autocertificazione è stato reso necessario per garantire il rispetto delle norme del decreto “Io Resto a Casa”, annunciato lunedì scorso dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. E allora ecco che sarà necessario indicare alcuni elementi in più.
Sul piano anagrafico, non cambia nulla rispetto alla prima versione del modulo. Bisognerà indicare il proprio nome e cognome, la data di nascita e soprattutto la via e il comune di residenza. Ciò vale in particolare per coloro i quali si spostano per l’acquisto di beni di prima necessità, ai quali viene dato il monito di non allontanarsi proprio dal proprio quartiere di residenza. Naturalmente viene confermata anche la richiesta di specificare il motivo per cui si esce di casa, che deve rientrare sempre nelle tre categorie richieste in prima istanza.
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Ricordiamo che, in base al decreto reso noto dal Governo, si potrà uscire di casa solo in tre casi. Sarà consentito farlo per andare ad acquistare beni di prima necessità, nei supermercati e nelle farmacie; andare a lavorare; comprovati motivi di salute. La novità che riguarda l’aggiornamento del modulo di autocertificazione riguarda una nuova specifica, già presente nel nuovo documento. Al momento in cui si compila e si firma il foglio, si sottolinea che non si è in quarantena forzata o in ogni caso positivi al tampone.
Ricordiamo anche che il nuovo modulo di autocertificazione, così come quello originario, può essere stampato in casa. In ogni caso, tutti gli agenti di polizia dispiegati in tutte le città italiane sono stati muniti di moduli semplicemente da compilare negli spazi vuoti e firmare. Non è ancora arrivata l’ufficialità per quanto riguarda la versione “telematica” del modulo, che era stata fatta circolare nei giorni scorsi in modo da averla sempre a disposizione sul proprio smartphone.
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