Un 58enne di Torino e una 47enne di origini nigeriane sono stati fermati dai carabinieri di zona. L’episodio delle violenze nella casa di cura hanno riguardato una ospite di ben 105 anni.
Finiscono in manette i due titolari di una casa di cura in Emilia Romagna. La struttura si trova a Camerlona, una frazione che si trova alle porte della città di Ravenna. A ricevere l’ordinanza di custodia cautelare sono stati un 58enne nato a Torino e una 47enne di origini nigeriane. I due sono stati arrestati nel pomeriggio di sabato, al termine di un’operazione condotta dai militari del nucleo Radiomobile. Dopo essere stati fermati, i titolari della casa di cura sono stati portati in carcere, dopo la disposizione emessa da Antonio Vincenzo Bartolozzi.
Il pubblico ministero del Tribunale di Ravenna ora attende che si svolga l’udienza di convalida dei due arresti. I titolari della casa di cura per anziani sono accusati di maltrattamenti nei confronti di alcuni degli ospiti della struttura. In particolare, a finire nel loro mirino sarebbe stata addirittura una signora anziana di ben 105 anni. I due titolari della struttura sono anche marito e moglie e si ritrovano a gestire il luogo in gestione familiare, ma ora rischiano, oltre all’arresto, anche di perdere ogni proprietà sull’immobile.
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La donna di 105 anni si trova adesso in ospedale in condizioni critiche, a causa delle percosse che avrebbe ricevuto. Stando a quanto si legge sui quotidiani locali, sono stati proprio i due titolari a reclamare l’intervento delle forze dell’ordine. La donna, infatti, versava già in condizioni pessime di salute, al momento in cui è arrivata la telefonata al 118. Sono arrivati i sanitari insieme alle forze dell’ordine, che hanno riscontrato dei lividi sospetti e nel dubbio hanno messo a segno l’arresto dei due titolari della casa di cura.
Nel frattempo, anche sulla base dei racconti di altri ospiti della casa di cura, sono stati perfezionati gli arresti. Nella giornata di ieri, la Procura di Ravenna ha chiesto anche un accertamento tecnico di natura medico-legale. Il motivo è quello di accertare la reale natura delle echimosi presenti sul corpo dell’anziana signora. Nel frattempo i due titolari sono stati ascoltati dagli inquirenti. Su difesa dell’avvocato Francesco Papini, hanno deciso di non rispondere e di negare le accuse.