Un’emergenza coronavirus che sta mettendo a dura prova la vita degli italiani, quella che tutti noi stiamo ora vivendo: ma un’attenzione particolare va data anche agli animali domestici, che non possono e non devono essere trascurati.
Al di là della semplice passeggiatina quotidiana, di cui tutti i nostri amici a quattro zampe necessitano, è fondamentale ricordare che così come sono e rimangono attivi i servizi sanitari per l’uomo, anche gli animali domestici troveranno i loro veterinari di fiducia sempre aperti. A condizione, ovviamente, che vengano garantite e rispettate tutte le regole segnalate dal decreto firmato da Conte.
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Coronavirus, veterinari aperti, ma non toccate gli animali domestici
Le cure veterinarie rientrano fra gli spostamenti consentiti dal decreto anti coronavirus varato ormai una settimana fa da Giuseppe Conte. Eppure, è bene ricordare che non bisogna mai recarsi dal proprio veterinario senza prima aver fissato con lui (o con lei) un appuntamento via telefono. Le stesse regole che valgono per i padroni umani, infatti, devono essere rispettate anche per i piccoli amici a quattro zampe.
A sottolinearlo, del resto, è la stessa Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (Anmvi), dopo essere ufficialmente entrati nella seconda settimana di attuazione delle misure anti contagio su scala nazionale.
Come ricorda il presidente Anmvi Marco Melosi, le strutture veterinarie italiane “stanno attuando misure di prevenzione e di protezione rafforzate e rigorose”, con protocolli di igiene, di sanificazione, di limitazione degli accessi e di distanziamento sociale. E questo sia per la sicurezza dei professionisti, che ovviamente per quella dei clienti e degli animali.
Piccola accortezza che invece dovranno avere esclusivamente i padroni degli amici a quattro zampe è quella di evitare contatti con l’animale nel caso si abbiano dei sintomi influenzali. Sempre come spiega l’Anmvi, convivere con un animale da compagnia non è assolutamente un fattore di rischio per il contagio da coronavirus, tant’è che lo stesso “Istituto Superiore di Sanità ha dichiarato che gli animali da compagnia possono convivere con l’ambiente familiare in caso di positività umana o isolamento domiciliare”.
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Purtuttavia, sottolinea Marco Melosi, “se si è ammalati, anche di normale influenza stagionale, non toccate, non tenete in braccio e non baciate gli animali”. Piccole precauzioni in più che, in tempi grami come questi, è meglio sempre cercare di seguire. Per il resto, coccole a volontà per tutti i nostri amici pelosi – o pennuti o squamati che siano.