Il coronavirus si porta via anche il magistrato Francesco Saverio Pavone, aveva 75 anni ed era balzato agli onori della cronaca per avere smantellato la temibile mala del Brenta.
Francesco saverio Pavone non ce l’ha fatta. Il coronavirus è stato più forte della stessa mafia che il magistrato aveva sconfitto. È morto oggi nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale dell’Angelo di Mestre. E’ stato alla guida di alcune delle più importanti indagini in Veneto e smantellò la Mala del Brenta. Pavone era ricoverato per problemi polmonari da 15 giorni: è risultato positivo al coronavirus. Di origine pugliese, era nato a Taranto il 25 marzo 1944, entrò nel sistema giudiziario come cancelliere, poi vinse il concorso in magistratura e fu assegnato alla pretura circondariale di Mestre nel 1989. Nel 1993, divenne giudice istruttore.
A lungo Pavone fu a capo della Procura di Venezia ha finito la sua carriera alla guida della Procura di Belluno. La sua dura battaglia contro i mafiosi in Veneto lo portò a collaborare anche con il magistrato Giovanni Falcone, tanto che il giorno della strage di Capaci, in cui il magistrato, la moglie e la sua scorta furono uccisi in un attentato, si sarebbero dovuti incontrare per discutere di un’estradizione.
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