Data la situazione di estrema emergenza che la Lombardia si ritrova costretta a vivere, Fontana assicura che verrà presto realizzata una nuova ospedale in grado di raccogliere tutte le urgenze dovute al contagio da coronavirus.
Secondo quanto sostenuto dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, il nuovo ospedale verrà allestito nei padiglioni della Fiera di Milano, a nord del capoluogo lombardo. E a coprire le spese che una manovra del genere richiederà, il governatore ha assicurato che diversi enti privati si sono già dichiarati disposti ad aiutare la regione.
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Coronavirus, Fontana: “Ospedale in 7 giorni, privati pronti a coprire le spese”
Il presidente della Lombardia non ha quindi alcuna intenzione di rinunciare a un progetto del genere. Come quanto ribadito più volte, infatti, l’ospedale che verrà allestito in Fiera è una priorità imprescindibile, fondamentale se si vuole contrastare il picco di contagi da Covid-19 cui la regione (così come l’Italia) dovrà affrontare a breve. E per fortuna, diversi “finanziamenti privati sono pronti a coprire quasi tutta la spesa” per realizzare una simile struttura.
Un ospedale che prometterà ben 500 letti di terapia intensiva, e che per questo richiederà un costo di circa 10 milioni per un allestimento d’urgenza – secondo quanto specificato dal presidente di Fondazione Fiera Milano, Enrico Pezzali. Del resto, i posti letto contano tante apparecchiature elettroniche, non tutte disponibili al momento sul territorio e che per questo la Regione ha già fatto una call internazionale.
Come sottolineato da Fontana in conferenza stampa a Palazzo Lombardia, però, “dal momento in cui avremo tutte le strumentazioni necessarie e il personale, serviranno 7/8 giorni per attivare l’ospedale presso i padiglioni della Fiera di Milano”. “Stiamo parlando con tutti i possibili fornitori dei respiratori”, ha inoltre aggiunto.
Coronavirus, Fontana è ottimista: “l’emergenza si risolverà”
Per quanto riguarda invece l’emergenza coronavirus che sta divorando la Lombardia, Fontana era già risultato molto ottimista durante l’ultimo incontro in conferenza: “Se riusciremo a mantenere rigorosamente l’impegno, l’emergenza si risolverà e i numeri potranno iniziare a darci ragione. Abbiamo ancora 4 o 5 giorni di tempo, insistiamo perché è l’unica strada per arrivare ad una soluzione e per evitare che il virus continui a circolare”.
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Inoltre, secondo quanto sostenuto dal presidente, “più le misure sono restrittive e prima si arriva a una soluzione; e più si riducono i contatti umani, più avremo la possibilità che diminuisca la circolazione del virus”. “Andiamo avanti in questa direzione” ha dunque esortato, ribadendo che questo è “l’unico mezzo per arrivare a una soluzione e impedire che il virus continui a circolare”.